Il Consiglio approva la legge per la tutela legale dei dipendenti pubblici

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San Marino. Nell’ultimo giorno di lavori, il Consiglio approva due progetti di legge in seconda lettura: il primo, “Tutela legale e assicurativa dei dipendenti pubblici e di coloro che agiscono nell’interesse pubblico” viene promosso con 23 voti a favore, 12 contrari e 2 astenuti.  Mentre ottiene l’unanimità il secondo Pdl, di iniziativa popolare, che introduce nel Codice Stradale l’obbligo di soccorso di animali in caso di incidente.

In serata si apre il comma 19, dedicato al tema delle Unioni civili: si parte con la presentazioni di due Ordini del giorno. Il primo, porta la firma della Coalizione Democrazia in Movimento e dei Gruppi Consiliari PSD e PS per la revisione della normativa al fine della parità di trattamento delle persone LGBTI. Il secondo è presentato dai Gruppi Consiliari di Maggioranza affinché sia intrapreso un percorso con le forze politiche e sociali per giungere alle modifiche normative di tutela delle unioni affettive.

Ad accompagnare gli ordini del giorno è il Pdl di iniziativa popolare “Regolamentazione delle Unioni Civili” su cui Psd e Ps avanzano la richiesta di adottare la procedura d’urgenza. Da parte della maggioranza sono espresse perplessità. “Questo Pdl ha alcune lacune che vanno affrontate – sostiene il capogruppo di Ssd, Giuseppe Maria Morganti – se lo faremo in procedura d’urgenza faremo un progetto parziale. Inoltre, obiettivo è quello di arrivare a un progetto ampiamente condiviso dalla nostra società”. Anche Pasquale Valentini, Pdcs, mette un freno, rigettando posizione ideologiche e auspicando maggiore approfondimento sulla regolamentazione delle convivenze non normate e quindi il normale iter del provvedimento.  Jader Tosi, C10, rigetta la proposta di Ps e Psd che definisce “una forzatura”. Dalibor Riccardi, Psd, accusa quindi Ssd di ipocrisia: “Ricordo, quando si era unico partito, che si diceva che la società civile era più avanti della politica, per questo quando si chiede procedura d’urgenza per un Pdl che arriva dalla società civile, forse è il caso che la procedura d’urgenza si debba fare”. Lorenzo Lonfernini, Rf, esprime parere contrario alla procedura d’urgenza e bacchetta le forze di sinistra di minoranza: “Queste diatribe da pollaio su chi è più di sinistra risolvetele tra voi fuori dall’Aula – chiosa – a me interessa invece affrontare questo argomento con i canali normali previsti dalle nostre leggi”. Al contrario, Roberto Ciavatta, Rete, esprime molte perplessità su interventi ed emendamenti “ad un testo già coordinato” ed esprime favore per la procedura d’urgenza. Per Giovanna Cecchetti, Ps: “La società è già pronta ad accogliere il progetto di legge e risultano incomprensibili i dubbi sulla procedura d’urgenza.” Si procede quindi al voto e la procedura d’urgenza infine viene bocciata con 36 voti contrari e 15 a favore. Inizia quindi il dibattito, alla cui conclusione sono messi al voto i due ordini del giorno.

SMNA

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