Piano di stabilità, cominciano le presentazioni pubbliche

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San Marino. Si terrà martedì 3 aprile alle ore 21, presso la Sala Montelupo della Casa del Castello di Domagnano il primo incontro pubblico di approfondimento sul Piano di Stabilità e Sviluppo Nazionale.
I Segretari di Stato Nicola Renzi, Simone Celli e Franco Santi, illustreranno le linee di indirizzo della piattaforma programmatica che diventerà il punto di riferimento per la realizzazione del processo di riforme orientato al risanamento del settore bancario, al riequilibrio dei conti pubblici e al rilancio economico e occupazionale.
In programma anche altre due serate pubbliche: il 12 aprile con sindacati, associazioni e cittadini, il 17 per arrivare a una sintesi della discussione. Nel frattempo, si intensificano gli incontri sul piano politico e istituzionale. La giornata di mercoledì 4 aprile sarà interamente dedicata alla Commissione Finanze, con l’audizione del Consiglio di Amministrazione di Cassa di Risparmio. Sarà presente anche Domenico Trombone, Presidente della società di gestione dei crediti Delta. Non si parlerà solo di Npl ma anche di Piano di Stabilità Nazionale e riorganizzazione di Banca Centrale. Lo stesso tema sarà al centro dell’incontro con i sindacati il lunedì successivo. La riforma prevede l’istituzione di un organo con poteri di vigilanza e controllo, compiti che quindi non ruoteranno più intorno al solo direttore ma ad un gruppo di persone. Altra novità è il trasferimento nella sfera della Pa del servizio di Esattoria e Tesoreria.
Celli confida che la riforma possa essere realizzata entro luglio. Di banche e nello specifico di contratto nazionale si discuterà a Palazzo Begni il aprile 10 prossimo nell’incontro del Governo con Anis, Bcsm e Abs. Il Fondo Monetario nell’ultima sua visita ha parlato di esuberi di personale. Occorrerà rivedere i costi del comparto. C’è chi chiede di superare vecchi schemi e chi guarda ad un patto sociale di solidarietà chiedendo ai dipendenti di rinunciare a privilegi e premi per evitare tagli ai posti di lavoro. Questione che verrà affrontata con le parti sociali visto che è materia di contrattazione sindacale. Venerdì 6 aprile sarà invece dedicato all’Iva. Il progetto è quasi definito e si sta studiando l’impatto che avrà sul sistema economico. Si prevede un regime transitorio di circa un anno. Le aliquote – spiegano dalla maggioranza – saranno più basse rispetto alla monofase grazie all’ampliamento della base imponibile. Le prime proposte sono al 15 per cento, limite minimo previsto dall’Unione Europea. Ma c’è anche chi vorrebbe scendere ancora, portandole al 12 per cento. Il governo vuole farsi trovare pronto per il 20 aprile, quando si apriranno a Washington gli Spring Meeting del Fondo Monetario Internazionale e, stando a quanto finora si è sentito, pare che il governo sia intenzionato a chiedere un prestito di 120 milioni.

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