Crediti Delta, si va verso la vendita

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San Marino. Commissione Finanze in seduta segreta con Domenico Trombone, presidente della SGCD (Società di Gestione dei Crediti Delta). C’è riserbo su quanto detto durante la riunione. Le uniche rivelazioni arrivano dal tg della sera, e sono una conferma di quanto in qualche maniera era già emerso nel gennaio scorso: l’intero pacchetto dei crediti Delta è stato posto in vendita tramite bando d’asta. Si tratta di un portafoglio di due miliardi del gruppo di credito al consumo bolognese, commissariato nel 2009. Il portafoglio è costituito sia da crediti in bonis, sia da crediti deteriorati.  La trattativa è tutt’altro che chiusa, dopo la scadenza dei termini del bando d’asta lanciato sembra addirittura un anno fa, all’insaputa della politica. O quanto meno, di quasi tutta la politica. Sfumano così tutte promesse sentite in questi mesi sulla creazione di una bad bank retta da una società di diritto sammarinese, che avrebbe dovuto gestirli e recuperarli, sfruttando le professionalità esistenti nel sistema bancario. Una ricchezza che sarebbe rimasta all’interno, con tempi più lunghi ma con risultati certi. Se i crediti verranno venduti per una percentuale (ancora ignota) del loro valore, la rimanenza sarà classificata come debito, che andrà ancora a pesare sui bilanci non certo rosei delle banche. Sembra un vicolo cieco di cui non si vede la fine.

Ma stiamo alla cronaca. Sembra che ci sia stato un clima tutto sommato disteso in Commissione Finanze, nell’arco di due ore e mezzo di dibattito. Il presidente Domenico Trombone avrebbe rivelato che la partita si gioca tutta su un paio di offerte, ma non c’è nessuna dichiarazione sulle percentuali di acquisto. Visto che il processo è ancora in corso, probabilmente non si è ritenuto utile rivelare certi dettagli. Molto fiducioso si è detto anche il presidente della Cassa di Risparmio, Fabio Zanotti, che ha dichiarato a RTV la sua speranza di una soluzione profittevole. Resta da vedere quale sarà il commento del FMI su questa operazione.

Dopo l’audizione di Trombone, nel pomeriggio, la Commissione Finanze ha ascoltato il CDA di Cassa di Risparmio, con la relazione del presidente Zanotti.

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