RETE – MDSI: I promessi sposi e i capitali erosi

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San Marino. C’è una similitudine fra i Promessi Sposi e la vendita dei crediti deteriorati Delta, che per comodità e moda chiameremo da adesso in avanti NPL Delta. La similitudine è con una delle frasi simbolo dell’opera manzoniana, “questo matrimonio non s’ha da fare” che nel caso della vendita degli NPL Delta diventa affermativa, “questa vendita s’ha da fare”. Manzoni ha scritto i Promessi Sposi, nel nostro paese in questi giorni si dovrebbe finire di scrivere una saga che dura da una decina di anni, i Capitali Erosi.
Una saga fatta di misteri e mancate informazioni, un’omertà funzionale a giochi di potere, che quando ha raccontato qualcosa l’ha fatto per mistificare la realtà in modo da poter continuare a svolgere indisturbato la propria opera speculativa. Solo pochi fortunati conoscono la reale costituzione degli NPL Delta, i nomi di questo dissesto che ha scosso, sta scuotendo e scuoterà i destini economici e sociali del nostro paese. E da questa conoscenza hanno già sviluppato munifici giochi speculativi.
Resta da capire chi è Don Rodrigo nei Capitali Erosi, chi è Renzo Tramaglino è facile da capire, sono i cittadini di questo paese, distratti, rassegnati ed illusi da un miraggio onirico di un ritorno ad un benessere da raggiungere con pochissimi sacrifici materiali. E qui si sconfina nella realtà virtuale.
È facile capire chi è Lucia nei Capitali Erosi. È una montagna di soldi facili per gli speculatori, da cui ottenere guadagni stratosferici senza fatica. Senz’altro non con la fatica di chi i capitali che verranno erosi li ha costituiti, in anni di lavoro.
Gli altri personaggi restano un mistero. Servi di scena di codardo oltraggio (definizione del Manzoni). Chi regge il ruolo di Don Abbondio nei Capitali Erosi, è di timida posizione e si fa spaventare dal fato. E l’avvocato Azzeccagarbugli, svolge una parte nel vortice delle sostituzioni dei vertici apicali di un pezzo del Sistema Bancario ad agio di incastri di ruoli a dispetto di evidenti posizioni in conflitto con mansioni svolte  in precedenza e reprimende per condotte per niente etiche. C’è chi si occupa del maquillage dei bilanci, perché le apparenze sono importanti in una farsa, e chi fa questo è un Innominato, ma non troppo. Ed attorno alla vendita degli NPL Delta c’è la ressa per interpretare il ruolo dell’Innominato.
I capponi di Renzo hanno una ventina di preferenze e fanno un buon brodo a saperli cucinare.  I bravi al soldo di Don Rodrigo sono penne padronali estensori, attraverso una propaganda ben orchestrata del marketing della disperazione altrui, Grecia docet. Restano Fra’ Cristoforo, la Monaca di Monza da collocare in quel ramo dei Crediti al Consumo e prestiti concessi con troppa magnaminità, senz’altro meno romantico di quel ramo del Lago di Como.
Domani 18 Aprile 2018, ci sarà l’atto ultimo della farsa dei Capitali Erosi, non ci saranno repliche. Don Rodrigo avrà la sua Lucia al sette per cento, come da pubblicazioni anticipate da diversi siti finanziari già a dicembre 2017. A Renzo non resterà che il disagio sociale e economico. Siete pregati di applaudire e applaudire molto perché l’opera è stata ben costruita con fatica e dignità dei troppi servi di scena che ve l’hanno servita.
E dopo non resta che chiudere il teatro.

RETE-MDSI

 

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