Stefano Ercolani battezza “Azzurra”

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San Marino. Il panorama politico sammarinese si arricchisce di un nuovo movimento. Si chiama “Azzurra” e porta la firma dell’ex presidente Asset Stefano Ercolani. Che non si è mai nascosto di fronte a tutte le vicende che l’hanno visto protagonista e che ora si mette di nuovo in gioco, in primo piano. “Lo Stato non è macchina che si guidi da sola – afferma – la trasformazione in realtà di proposte e decisioni richiede una certosina opera di analisi e conoscenza dei problemi. Le conoscenze, per quanto si sia tentato di disprezzarle, contano e hanno un peso. I risultati dei dilettanti allo sbaraglio e il loro livore nei confronti di qualcuno sono sotto gli occhi di tutti. Chi non ha conoscenze è costretto a subire continuamente il ricatto di chi sa o vorrebbe far credere di sapere. Così questo governo si è affidato ai consulenti esterni che hanno fatto il proprio comodo escludendo a priori dalla classe dirigente i sammarinesi e facendo finire nel nulla la spinta degli elettori verso il rinnovamento”.

Continua:“Io non posso fare altro che provarci, non è un bell’esercizio stare a guardare senza far nulla mentre gli altri distruggono. Ma come me in tanti non sono rimasti alla finestra e stanno provando a dare una mano. Io ho il sostegno di molti imprenditori che al momento non si sentono ancora di uscire per così dire allo scoperto. Mai era accaduto che far sentire la propria voce e dire di pensarla in un altro modo costasse così caro. E’ anche questo un grave problema che affligge la nostra democrazia. Azzurra nasce con l’intento di far tornare le persone a sentirsi libere di realizzarsi e realizzare i propri progetti nella cornice di un Paese che anziché continuare a cospargersi il capo di cenere dovrà finalmente acquisire la consapevolezza di poter rappresentare un’eccellenza”.

E così nasce “Azzurra” un movimento che ha l’intento di far tornare le persone a sentirsi libere di realizzarsi e realizzare i propri progetti.  Accanto ad Ercolani, nel direttivo, ci sono l’ex direttore di Asset Barbara Tabarrini e Bruno Macina, portavoce dei correntisti.  Fra i temi cari all’ex banchiere il debito pubblico, la certezza del diritto, i rapporti con l’Italia e una minore presenza dello Stato nell’economia.

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