San Marino. La temperatura della politica continua a crescere, fomentando sempre più il muro contro muro tra maggioranza e opposizione. Da una parte le dichiarazioni dei consiglieri DC sulla presenza di procedimenti giudiziari a carico del CCR, dall’altra la smentita del governo e della maggioranza. Che rafforzano ancor più le loro posizioni sulla presunta smentita da parte di Giancarlo Venturini, che aveva acceso la miccia. Ma più che una smentita, la sua è una correzione. Precisa infatti che non si tratta di comunicazioni giudiziarie, ma di una richiesta di informazioni da parte del tribunale, nel contesto di fatti comunque molto gravi.
Intanto, a far aumentare la febbre, è la pubblicazione per stralci della documentazione relativa alla cosiddetta inchiesta titoli, fatta stamane da Giornale.sm, che segue quella già pubblicata ieri. Ci sono dentro informazioni scottanti, che descrivono senza ombra di dubbio i legami tra il dg di Banca Centrale Savorelli, funzionari di Banca CIS, un tale FC (Francesco Confuorti?) nella trattazione di certi titoli, ma anche nel peso che hanno certe delibere. È impressionante leggere gli intrecci che sottendono tutte le operazioni si stanno giocando sulla testa dei sammarinesi, senza che i sammarinesi ne sappiano niente. Solo questa mattina sono stati pubblicati 10 capitoli di questa vicenda.
A questo punto, sembra davvero inutile scaldarsi sul come e perché vengano divulgate certe informazioni. Che non sono in possesso né dell’opposizione, né probabilmente della maggioranza, in quanto nessuno sembra averle viste prima d’ora. Evidentemente qualcuno le mette in circolo tramite la stampa proprio perché vengano lette e perché facciano l’effetto che devono fare, rivelando una sorta di strategia della tensione che sembra voler mettere in luce proprio certe situazioni.
È in questo clima che, oggi pomeriggio, riprenderà il dibattito su Banca Centrale, le dimissione di Grais che vengono discusse dopo sei mesi dalla loro presentazione, e la nomina del suo sostituto. Nella fattispecie, la dottoressa Catia Tomasetti, su indicazione del governo. Difficile prevedere se la nomina andrà in porto, o se si preferirà un’altra strada.
