Oltre 2000 firme contro la patrimoniale

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San Marino. Sono ripresi oggi pomeriggio alle 17 i lavori del Consiglio Grande e Generale che, esaurito un infuocato comma  comunicazioni, ha cominciato il dibattito sulla ratifica dei decreti delegati, tra cui, sicuramente, quello più osservato e contestato è il decreto per la patrimoniale. In mattinata, una delegazione di DIM ha consegnato alla Reggenza ben 2300 firme raccolte di protesta contro il provvedimento. È questo il risultato dell’intenso lavoro degli aderenti della Lista “Democrazia in Movimento”, formata da Rete e da MD-SI, profuso nell’ultimo mese nelle piazze di San Marino tra i sammarinesi nell’ambito dell’iniziativa “Dall’aula alla piazza”. Un giro in tutti i Castelli durante il quale, gli esponenti della coalizione hanno prestato ascolto alle preoccupazioni dei cittadini e oggi hanno portato quei sentimenti all’attenzione dei Capi Stato. “C’è consapevolezza dei problemi del paese e la volontà di dare il proprio contributo – spiega Emanuele Santi – ma a fronte di un progetto paese chiaro e trasparente.” Nel mirino una patrimoniale “non equa”, che risparmia le grandi speculazioni ma colpisce il patrimonio delle aziende, non tutela chi ha solo una casa, distingue fra risparmi in Repubblica e fuori territorio.

Non sono piaciute, né giudicate sufficienti in quanto non sostenute da riforme strutturali, neppure le proposte di modifica già presentate dal governo. In particolare:

  • l’incremento da 350 euro a 400 euro della detrazione dell’imposta  con il mantenimento dell’abbattimento del 50%, per l’abitazione sede della residenza del nucleo familiare e per le unità immobiliari adibite a sede dell’attività economica o professionale esercitata in forma individuale;
  • l’abbattimento del 25% dell’imposta per tutte le abitazioni che non sono sede della residenza del nucleo familiare e per le unità immobiliari che non sono adibite a sede dell’attività economica o professionale esercitata in forma individuale;
  • l’esenzione dal pagamento dell’imposta per i fabbricati – di proprietà di persone fisiche – in corso di costruzione e non completamente ultimati per i quali non è stata presentata la dichiarazione della fine lavori;
  • l’esenzione dal pagamento dell’imposta per tutte le attività finanziarie che hanno valore complessivo inferiore a 10 mila euro;
  • l’esenzione dal pagamento dell’imposta per le polizze di assicurazione sulla vita e di capitalizzazione quando l’importo capitalizzato è inferiore a 20 mila euro alla data del 31 dicembre 2017;
  • la riduzione dallo 0,4% allo 0,3% dell’imposta straordinaria sul patrimonio netto delle persone giuridiche;
  • l’eliminazione della facoltà in capo agli istituti bancari di poter compensare l’imposta straordinaria sul patrimonio netto con i crediti di imposta;
  • l’esenzione dal pagamento dell’imposta per tutte le associazioni giuridicamente riconosciute.

Si vedrà nel corso della votazione dell’articolato quanto e come cambierà ulteriormente la patrimoniale a seguito degli emendamenti che verranno presentati da maggioranza e opposizione. Intanto, sul Pianello, è cominciata la protesta del sindacato, che domani mattina ha chiamato tutta la popolazione alle sciopero generale

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