Terremoto nella Sanità: i primari minacciano di dimettersi

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San Marino. Sono preoccupati, stanchi e amareggiati. Nella lettera inviata a istituzioni, politica e sindacati, i direttori Uoc dell’Iss chiedono decisioni risolutive, altrimenti non saranno più in grado di garantire la necessaria qualità dei servizi e si vedranno costretti a rimettere gli incarichi “con modalità condivisa e con totale adesione”. Ricordano l’impegno di tutti nel garantire la continuità dei servizi, “ma che – avvertono – non potrà durare a lungo sia per il forte impatto psico-fisico, sia perché non risolutivo dei problemi esistenti”.
Rilevano con amarezza l’assenza degli interventi auspicati e registrano, con vivo stupore, la sola pubblicazione del Decreto Delegato sul trattamento retributivo della dirigenza pubblica “le cui indicazioni – scrivono – si muovono in direzione esattamente opposta a quanto indicato per rendere attrattive le condizioni di lavoro dei medici nella nostra realtà”.
Elencano nove punti: dal ridimensionamento dei servizi essenziali alle disparità retributive e normative. Questioni non solo economiche ma anche formative, compresa l’impossibilità, per i medici pensionati sammarinesi, di svolgere la professione senza revoca della pensione. Le reazioni dell’opposizione non si sono fatte attendere, come dimostrano i tanti comunicati arrivati in questa giornata e nei giorni precedenti.

La lettera dei primari, tuttavia, non è un fulmine a ciel sereno per Franco Santi che però – ammette – non si aspettava questi toni. “Se l’obiettivo è spronare chi ha responsabilità ad essere più incisivo e veloce – commenta – ci sta. Le risposte però sono già tutte sul tavolo e corrispondono in larghissima parte a quanto viene richiesto”. Fra il dire e il fare ci sono la prassi politica, i tempi del Consiglio. “L’Esecutivo – assicura – ha programmato i vari passaggi e il Comitato Esecutivo sta facendo la sua parte”. Riguardo al decreto di aprile, verrà modificato. “Con Zanotti – dice – lo abbiamo assicurato in un incontro, dieci giorni fa.” Le modifiche – condivise – sono pronte in prima bozza. Ci sarà un nuovo incontro. Sulle regole pensionistiche, “nella riforma previdenziale che verrà portata in Aula entro l’anno – assicura – i primari troveranno tutte le risposte alle loro richieste. Le priorità sono state già individuate e sottoposte alla loro attenzione. Non stiamo parlando lingue diverse. Sono il primo a volere che il personale medico venga messo nelle condizioni di lavorare al meglio. Stiamo tutti lavorando per questo”. (Fonte: San Marino RTV)

 

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