Democrazia in Movimento: la maggioranza comincia a scricchiolare

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San Marino. Prima l’odg proposto dall’opposizione per procedere legalmente contro quanto dichiarato sul Corsera dal legale di Confuorti, che ottiene anche il consenso della maggioranza. Poi altri due ordini del giorno, sempre dell’opposizione, il primo sulla cessione degli Npl Delta, l’altro – più politico – sulla censura al Segretario alle Finanze, che non ottengono tutti i voti della maggioranza. Ne manca uno solo, ma basta per capire che il muro granitico di Adesso.sm comincia a rivelare qualche crepa. Un altro voto era mancato anche sulla patrimoniale.

Questo è successo in chiusura della sessione consiliare di giugno, ma non è sfuggito a DIM che oggi, in conferenza stampa per la manifestazione in programma lunedì, non manca di sottolinearlo. Rete e Movimento Democratico dicono chiaramente che la maggioranza “scricchiola”. Tutto gira sempre intorno alla questione delle banche, soprattutto Cassa di Risparmio, il suo bilancio, la svendita degli NPL di Delta, gli atteggiamenti tenuti dal presidente Fabio Zanotti. Una partita che, nonostante i deliberati del Cda di Cassa di Risparmio, Democrazia in Movimento non ritiene assolutamente chiusa. Per questo, la coalizione chiama a raccolta i cittadini, lunedì pomeriggio alle 18, proprio sotto le finestre di Carisp. “Bisogna impedire la vendita degli Npl Delta – dichiara Emanuele Santi, di Mdsi – perché abbiamo visto che ci sono grossissime discrepanze tra la relazione pubblicata da un giornale on line e il prezzo di vendita. C’è una differenza di 180 milioni e recuperarne almeno una parte, se non tutti, condizionerà molto le politiche di questo paese”.

Dopo la manifestazione pubblica, in serata, Democrazia in Movimento incontrerà la cittadinanza all’ex tiro a volo di Murata nel classico appuntamento post consiliare.  Questa volta non si parlerà solo di quanto è successo in Consiglio, ma ci saranno riflessioni su tutti i principali fronti aperti, a partire dall’influenza dell’Advantage Financial di Confuorti sulle scelte del Governo. Influenza che, secondo Dim, non riguarda solo il passato – la cosiddetta “Vicenda titoli” su cui indaga la magistratura, i decreti sulle banche e la liquidazione Asset – ma anche l’attualità e quindi il bilancio di Carisp chiuso con una forte perdita per poi giustificare la richiesta di sacrifici ai cittadini. Dim attende anche il 30 giugno per il riscatto da Bcsm dei 62 milioni di Fondiss, fermo restando – hanno sottolineato in conferenza stampa – che quell’operazione non si doveva e non si poteva fare. L’impressione generale è che, nonostante gli attacchi anche molto forti subiti in queste settimane, i rappresentanti di DIM siano più forti che mai e che non abbiano intenzione alcuna di mollare neppure un centimetro

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