La commissione sanità licenzia il pdl sulla dirigenza medica

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San Marino. I lavori della Commissione consiliare riprendono in mattinata l’esame del progetto di legge sulla dirigenza medica dell’Iss, iniziato ieri in seduta notturna. Se nel dibattito iniziale di ieri l’opposizione aveva manifestato un generale apprezzamento al provvedimento, durante l’esame del testo sono diversi i punti su cui emergono orientamenti diversi. In particolare, sull’articolo 25 “Revisione del limite di 100.000 euro per il reddito dei professionisti dipendenti”, i commissari di minoranza puntano il dito contro quello che definiscono “un escamotage” per raggirare la legge nata dopo il referendum che ha stabilito tale soglia. Iro Belluzzi, Psd, e Stefano Canti, Pdcs, sottolineano come con la nuova normativa di fatto una parte della retribuzione per i medici sia esclusa dal computo del tetto previsto nell’erogazione degli stipendi dei dipendenti pubblici, il democristiano stigmatizza “l’incoerenza di Civico 10” rispetto alla posizione tenuta nella campagna referendaria. “Sarebbe stato molto più responsabile che la maggioranza avesse affrontato il problema alla luce del sole- fa notare Alessandro Mancini, Ps- confrontandosi in Aula e con i cittadini, mettendo in evidenza che quel quesito referendario ha creato difficoltà e in modo coerente si vada a rivedere l’intera legge”. Replica Mimma Zavoli, C10 ricordando che il suo movimento “quel quesito referendario non lo ha appoggiato”. Quindi  evidenzia come l’articolo 25 contenga piuttosto una “scelta di responsabilità” della maggioranza. “Non credo sia un escamotage – rimarca Zavoli – ma si espone la volontà di dare soluzione a un problema emergente portato in Aula a più riprese e anche con toni forti in parecchi momenti istituzionali”.  Non mancano poi intese sulle proposte di modifica al testo, come l’emendamento congiunto tra governo e Pdcs all’articolo 29 “Disposizioni transitorie e abrogazioni” che estende la possibilità per medici Iss in pensione di garantire continuità dei servizi, per un massimo di 38 ore settimanali.  Tra le proposte della minoranza non accolte, l’emendamento 29 bis del Pdcs, per impegnare a una nuova regolamentazione sulla libera professione medica, anche a livello normativo. Al riguardo, il Segretario di Stato assicura massimo confronto tra le parti, ma intende lasciare questi aspetti a livello regolamentare e amministrativo.

Infine, nelle dichiarazioni di voto, emerge in modo evidente la presa di distanza dei commissari di minoranza verso un Pdl  che “non raggiunge – motiva Elena Tonnini, Rete – alcuno dei principi espressi nell’art. 1, cioè quelli di equità e trasparenza”.  Per Alessandro Mancini, Ps: “Il legislatore non affronta in profondità i problemi , non introduce criteri di meritocrazia, ma cerca semplicemente attraverso un provvedimento dal sapore politico, e non tecnico, di accontentare tutti senza distinzioni, con un inevitabile aggravio dei costi”. Anche Iro Belluzzi, Psd, mette in dubbio l’efficacia della normativa: “Non so se quanto è stato elaborato potrà consentire di arruolare migliori risorse”. Solleva quindi il tema dell’aumento dei costi per l’Iss  “di 700-800 mila euro l’anno. Inoltre ci sono minori entrate nel fondo pensioni”. Stefano Canti, Pdcs, accusa governo e maggioranza di “aver creato disparità dentro l’Iss,  inoltre si vedono aumenti di stipendi – chiosa – che non porteranno vantaggi nei servizi erogati”.  Di ben altro parere Roger Zavoli, Rf: “Questa legge rappresenta una svolta, con il mercato del lavoro italiano saremo più competitivi, poi si introduce certezza nel sistema retributivo, si eliminano aspetti discrezionali contrariamente a quanto dice qualche commissario dell’opposizione”. Infine, il Segretario di Stato Santi rimarca la volontà di governo e maggioranza di sostenere l’Iss “anche con investimenti importanti, come quello previsto da questa normativa, sulla risorse umane”, un orientamento che “va nella giusta direzione”.

Con l’approvazione del Pdl (7 voti a favore, 3 contrari, 1 astenuto) e l’indicazione dei relatori – Gian Carlo Venturini, Pdcs, per la minoranza, Mara Valentini, Rf, per la maggioranza – terminano i lavori della Commissione.

SMNA

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