Il PSD sull’ultimo giapponese della maggioranza

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San Marino. Si narra che ancora dopo 30 anni dalla fine della seconda guerra mondiale, un militare giapponese si rifiutasse di ammettere che il proprio paese aveva perso, l’ultimo giapponese ad arrendersi. Ci si chiede ora: chi sarà l’ultimo Adessino? Chi della coalizione Adesso.sm ancora si ostinerà a credere che è stata la trasparenza, il rinnovamento e l’onestà a condurli in guerra contro i malvagi del passato.

Vi diamo due notizie amici recalcitranti: tutti gli elementi di Banca Centrale che avete nominato e difeso sono ora sul banco degli imputati, o cacciati, o dimessi e molti di quelli che voi avete accusato e preventivamente condannato politicamente sono stati riabilitati a suon di sentenze. La guerra è già persa ed ha fatto molte vittime: Asset, il bilancio di Cassa di Risparmio, 3 vertici di Banca Centrale, gli NPL di Delta. Una serie di battaglie di Waterloo ininterrotte. Purtroppo chi conta i danni – e che li sta pagando – è il paese tutto, non la vostra coalizione.

Quand’è che i vostri generalissimi al governo ammetteranno, speriamo non tardivamente come l’ultimo giapponese, che la guerra che non doveva neppure iniziare, è definitivamente persa? Come pensate di affrontare l’altro fronte di guerra che avete aperto, quello del debito pubblico e del prestito del Fondo Monetario Internazionale quando non avete più neanche un sottufficiale di BCSM da mandare a trattare? Considerando il disastro fatto in Banca Centrale e con la Cassa di Risparmio chi si fiderà delle vostre parole e promesse per farsi prestare centinaia di milioni di Euro?

Qualcuno in maggioranza è ora che prenda le distanze dai Signori della guerra che vi hanno condotto sul campo di battaglia in maniera così scellerata, i Signori della guerra al governo e soprattutto quelli che da fuori stavano nella stanza dei bottoni al caldo dei loro poliedrici uffici.

La propaganda di guerra è sicuramente una delle più efficaci e pervicaci, ma Radio Londra si sente sempre più nitidamente. Che lo vogliate o no, non riuscirete a far sprofondare il paese ulteriormente e il PSD fa l’ultimo appello a quelle menti responsabili che ancora in qualche trincea si nascondono ma sopravvivono, al fine di ammettere che la guerra è persa, che è ora di cambiare i generali.

Il PSD non chiede ostaggi ed è pronto per la fase di ricostruzione e riconciliazione che segua l’insensata e cruenta guerra che avete combattuto contro noi, contro l’opposizione e, a ben vedere, contro tutto il paese.  Siamo pronti a rimettere al centro dell’attenzione gli interessi dei sammarinesi e non quelli di un piccolo gruppo, si abbandoni la politica del conflitto e delle azioni draconiane, si guardi al futuro invece che a stanare i nemici del passato, si riavvii il buon senso ed il confronto su come fare a riportare competitività, lavoro e fiducia nel paese.

PSD

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