Svenduti i crediti Delta: la serata delle opposizioni

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San Marino. Tutti i partiti e movimenti di opposizione, compresi i Consiglieri indipendenti, si sono presenti al pubblico lunedì sera, a Domagnano, per spiegare il nodo gordiano dei crediti Delta. Al tavolo dei relatori: Iro Belluzzi (PS), Alessandro Mancini (PSD), Tarcisio Corbelli (MDSI), Marco Gatti (PDCS), Matteo Zeppa (RETE) e Giovanna Cecchetti (gruppo misto). Un fronte comune, in cui si muovono ideologie diverse e formazioni politica molto differente, ma che si trova a condividere la battaglia sul fronte bancario, in special modo sulla questione degli NPL. Che era balzata prepotentemente alla ribalta già all’indomani dell’insediamento della nuova maggioranza a guida Adesso.sm e che, a parere di tutti, avrebbe dovuto essere gestita internamente. In pratica, trasformare il problema dei crediti inesigibili in una risorsa, con la creazione di una struttura (una centrale rischi) e di professionalità in grado di recuperare la fetta più importante di questa massa di denaro.

Invece le cose sono andate diversamente ed è proprio l’ordinanza Morsiani a squarciare il velo sui giochi segreti che si sono consumati affinché gli NPL passassero di mano, lasciando a San Marino solo le briciole. Da una parte le minoranze, che da mesi fanno presente le distorsioni che si sono consumate all’interno di procedure fumose e spesso forzate. Dall’altra, governo e maggioranza, sempre impegnati a trovare giustificazioni per le decisioni prese, magari scaricando le colpe sul passato, e usando le istituzioni per arrivare all’obiettivo. Questo è quanto racconta la cronaca.

Al tavolo dei relatori vengono affrontate anche le questioni tecniche, non solo politiche, che sono altrettanto fondamentali per capire meglio una questione per altro molto complessa e che richiede professionalità specifiche. Infatti, non tutti i cittadini hanno realmente capito cosa sia successo, né la sua portata. Infatti, come hanno spiegato i relatori, dall’operazione crediti Delta, non deriveranno grandi benefici (come tenta di far credere la maggioranza), anzi rimarranno i debiti. Si poteva fare diversamente, e vengono spiegate le alternative, che avrebbero permesso sicuramente molti più benefici sia per Carisp, sia per lo Stato.  Ma ormai il latte è versato, e non si recupera più.

 

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