Il Consiglio approva il piano sulle telecomunicazioni

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San Marino. Dopo gli scontri avuti nei giorni scorsi in comma Comunicazioni e sul nodo della giustizia (concluso ieri in seduta notturna con l’ok da parte della maggioranza all’invio dei verbali all’Avvocatura di Stato), nell’ultimo giorno di lavori del Consiglio, il clima si distende nel dibattito sulle telecomunicazioni. Come da ordine del giorno, si ricomincia infatti al Comma 18 che affronta due punti: 1) la ratifica del Decreto delegato n.109  che prevede la costituzione della società “Public NetCo” e dell’Autorità ICT; 2) La nomina dell’Autorità della tecnologia dell’informazione e della Comunicazione (ICT).

Nel suo intervento illustrativo al Decreto, il Segretario di Stato Andrea Zafferani spiega l’importanza dell’introduzione di “una autorità a garanzia nel mercato delle Tlc della Repubblica di San Marino” per il superamento del monopolio del settore. E proprio sulla regolamentazione, definizione e composizione dell’Authority ICT, nelle scorse settimane, chiarisce di aver aperto il confronto con tutte le forze politiche, opposizione inclusa. Il Segretario di Stato illustra anche le funzioni di Public NetCo, società al 100% pubblica, che “dovrà interfacciarsi con l’Aass, proprietaria della Rete, e con gli operatori che ne usufruiranno”. Scende poi nei dettagli del business plan e dei costi calcolati su un orizzonte temporale di 25 anni: “Sulla base delle condizioni di mercato di questi settori – chiarisce – si è stimato un costo iniziale e per la manutenzione della rete di 80-90 milioni di euro, a fronte di ricavi per 135 milioni di euro”. Ma sono proiezioni, chiosa. I costi immediati sono comunque più bassi, circa  6-7 milioni di euro.  E il progetto non partirà, assicura Zafferani, senza un pre-contratto firmato da almeno un nuovo operatore, come previsto dal Memorandum con il partner tecnologico Zte. Con il pre-accordo infatti “c’è un ritorno immediato di 2/3 mln di euro- spiega- per il servizio di gestione della rete”. Il Segretario anticipa poi che il piano Polab – e quindi l’ubicazione sul territorio delle antenne per la telefonia mobile – sarà rivisto alla luce dell’ingresso nella partita di Aass. Infine Zafferani offre disponibilità a compiere un riferimento dettagliato in Commissione Finanze sullo stato dell’arte delle Tlc e sugli accordi in essere.

Dal dibattito, il Segretario di Stato all’Industria incassa il plauso dei consiglieri di maggioranza per il decreto ma anche di quelli di minoranza, in particolare per aver condotto il confronto sulle Tlc in queste settimane allargato a tutte le forze politiche. Dalle file del Pdcs viene sollecitato a fornire un riferimento più dettagliato in Commissione Finanze sui contenuti del Memorandum con Zte e sul business plan. “Per uno Stato con un indebitamento importante – manda a dire Francesco Mussoni – mi pare serva più attenzione nell’investire 135 o 90 mln di euro. Facciamo un bel confronto su numeri e business plan, se i conti tornano, ben venga”. Concluso il dibattito, il decreto 109 viene ratificato e si procede alle nomine dell’Authority ITC: sono approvate quella dell’opposizione (Stefano Mele)e i due nominativi della maggioranza (Daniele Cutolo e, come presidente, Gianni Orlandi).

L’Aula procede con il Comma 19 e la ratifica dei Decreti Delegati: dopo il via libera a quelli scorporati si esaminano e ratificano tre decreti in tema di recepimento delle direttive europee per l’attività finanziaria: il n. 110 “Disposizioni in materia di sistemi di indennizzo degli investitori in recepimento della direttiva 97/9/CE “, il n. 112  “Disposizioni in materia di risanamento e liquidazione degli enti creditizi in recepimento della direttiva 2001/24/CE” infine il 113  “Disposizioni in materia di contratto di garanzia finanziaria in recepimento della direttiva 2002/47/CE”.

Si apre così il Comma 9, con il Progetto di legge in seconda lettura di iniziativa legislativa popolare “Regolamentazione delle Unioni Civili” su cui si apre il dibattito, nel corso del quale Davide Forcellini, Rete, presenta un ordine del giorno sottoscritto dai gruppi di Dim, Psd e Ps per integrare  l’articolo 4 della Dichiarazione dei diritti dei cittadini e dei principi fondamentali dell’ordinamento sammarinese. La seduta si interrompe e il dibattito e l’avvio dell’esame dell’articolato proseguono in seduta notturna.

SMNA

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