Il PSS sui voli pindarici di Morganti & Company

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San Marino. Le conferenze stampa di SSD sono sempre piene di passione e romanticismo. Quella di ieri, siamo noi ad ammetterlo con una certa ammirazione, ha però raggiunto vette finora mai toccate. I massimi dirigenti di Sinistra Socialista Democratica sono addirittura arrivati a definire: “Celli un leone che si è trovato a combattere contro quei poteri forti di cui alcune forze politiche si sono fatte interpreti”.

Morganti & Company saranno forse convinti di essere stati abili per aver così scansato una pagina che gli sta costando troppo elettoralmente. Ma il capolavoro dialettico, intriso di pathos e romanticismo, che han propinato ieri ai sammarinesi ed alla base del loro partito, regge?

Facciamo un passo alla volta. Seguendo il ragionamento di SSD quindi Celli si è dimesso perché avrebbe perso la sua battaglia contro poteri forti di cui alcune forze politiche si sono fatte interpreti. Seguendo sempre quanto accaduto nelle ultime settimane qualcosa però non torna. È noto che sia stato Civico 10 a chiederne le dimissioni. Quindi SSD a chi si rivolge? A Civico 10? La suggestione lanciata da SSD è il classico messaggio spacciato per alta e trasparente politica anche quando non lo è.

D’altronde SSD non può fare altro: dare messaggi pasticciati e confondere le acque.  Ha dato piena copertura politica all’ex Segretario alle Finanze utilizzata, peraltro, ad uso e consumo proprio dallo stesso.  Quando si afferma che sia stato “dimissionato” perché ha lottato contro un potere che da venti anni governa questo Stato siamo al ridicolo: Celli è uscito dal Governo e dal Consiglio perché glielo ha chiesto la sua stessa maggioranza senza che la stessa abbia mai spiegato realmente il perché.

In verità di leoni ruggenti ne abbiamo visti pochi in giro mentre c’è sempre abbondanza di volpi spelacchiate. Queste ultime non mancano mai.

Partito Socialista

 

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