Chi ha paura degli applausi della gente?

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San Marino. Un flash mob corso sui cellulari più o meno all’ora di cena, porta sul Pianello un centinaio di persone, o forse di più. L’invito è terribile: “Stanno ribaltando il Tribunale, con la presentazione all’ultimo minuto di emendamenti gravissimi che minano lo stato di diritto. Non esisterà più una giustizia. Una presenza in tribunetta e in piazza stasera dalle 21 può far capire a maggioranza e Reggenza la gravità del momento.” Chiaro, preciso, immediato. La gente risponde. Tutti in fila, disciplinatamente alla postazione delle Guardie di Rocca per consegnare carta d’identità e telefonino. Gendarmi che corrono di sotto e di sopra per paura che qualcuno faccia il portoghese. Ma è tutta gente di San Marino. Ci sono molti avvocati, che vogliono capire come si muove la giustizia. È il loro mestiere. Le altre sono persone comuni, mamme, babbi, ragazzi, professionisti, lavoratori, qualche ex politico. Non ci sono foreign fighters.

Nella tribunetta ci stanno solo 45 persone: non si può stare in piedi, non si può telefonare, non si possono fare foto. Gli altri, sul Pianello. I Gendarmi sono inflessibili. Da quando il pubblico ha immortalato sui telefonini consiglieri che giocavano a carte o che facevano i “pianisti”, il pubblico non può più essere soggetto attivo, come è sempre successo nella tradizione locale. Anzi, non può nemmeno applaudire se per caso vuole sottolineare la giustezza di un intervento. La Reggenza è categorica: non è ammesso, altrimenti tutti fuori.

Tutto ciò anche se il pubblico è disciplinato e corretto, quantunque annichilito da alcuni interventi che sono un insulto all’intelligenza e all’amor patrio.

È durante l’alternanza ai microfoni di maggioranza e opposizione che arriva un’altra di quelle notizie che fanno sobbalzare sulle sedie: anche il professor Guzzetta, nominato dirigente del tribunale con una serie di forzature che sono all’origine del durissimo scontro in Consiglio, fa parte, o comunque è amico della cricca. Viene rivelato infatti che egli è membro della Fondazione Tatarella, insieme a Pedrizzi padre, insieme al marito della Cartenese ( nomi che tutti hanno letto nell’ordinanza Morsiani a proposito della vicenda Asset) e Paolo Messa, organizzatore degli eventi Meeting dell’Advantage Financial.

Che dire? Qui non ci voleva l’applauso, ma una serie di fischi sonori, di campanacci e di forconi. Ma il popolo non può dire come la pensa…

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