Il fermo intervento dell’opposizione unita ridimensiona il decreto definito “salva-CIS”

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Le opposizioni, che dal principio della Legislatura in corso si battono duramente – in ogni sede e organismo – per eccepire ad una condotta di governo molto spesso inspiegabile, hanno ieri fatto segnare un importante risultato.

Il decreto definito “salva-CIS”, che la Maggioranza aveva farcito di provvedimenti che avrebbero concesso favori ai soci della Banca ed indebitato ancor più il Paese giocando sul fattore emozionale della salvezza dei soldi dei correntisti, è stato completamente ridimensionato dal fermo intervento dell’Opposizione unita.

Dopo il dibattito generale, intorno alle 21, appariva evidente che il termine di mezzanotte, inspiegabilmente fissato dal governo in quella che sarebbe stata l’ultima data utile per la salvezza dell’Istituto, non avrebbe permesso la votazione del decreto.

Banca Centrale, dal giorno dopo, non avrebbe avuto altri strumenti se non quello della liquidazione coatta immediata di Banca CIS.

Su questo fatto assolutamente deprecabile e sulla nostra volontà di evitarlo, Adesso.sm aveva costruito la propria strategia per portare a casa l’intero decreto.

Così non è stato!

L’Opposizione ha chiesto ed ottenuto di procedere SOLO con quanto assolutamente necessario, ossia il mantenimento del blocco dei pagamenti, ma insufficiente se non suffragato da una reale e concreta soluzione della crisi.

Per quanto doloroso, il blocco è utile ad evitare l’immediata liquidazione coatta e a dare più tempo ai tecnici di Banca Centrale per proporre soluzioni utili a salvare il salvabile, considerata anche la presenza oltre 100 milioni di fondi pensione e i depositi di migliaia di correntisti.

Non potevamo, allo stesso tempo, accettare un’ulteriore privilegio concesso a persone che sui favori della politica hanno costruito fortune personali.

Continueremo il nostro lavoro di controllo e tutela degli interessi della collettività, richiedendo anche l’applicazione del sacrosanto principio per cui debbano essere i soci di un istituto bancario ad appianare le perdite di denaro da essi create e soprattutto che di fronte ad interventi che comportano garanzie da parte dello Stato ci siano tutte le condizioni di trasparenza e di sostenibilità che al momento mancano.

Movimento Civico RETE
Movimento Democratico San Marino Insieme
Partito Democratico Cristiano Sammarinese
Partito Socialista
Partito dei Socialisti e dei Democratici

 

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