Slitta l’unificazione delle case di riposo

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L’incontro di ieri tra le Organizzazioni Sindacali e la dirigenza dell’ISS sull’unificazione delle due case di riposo nella RSA di Fiorina, a poche settimane dalla scadenza prevista per il 2 gennaio 2017, è stato l’ennesimo incontro inutile. In questa occasione, che doveva servire a conoscere con certezza ed estrema chiarezza i tempi e le modalità per il compimento di questo processo di unificazione, da parte dell’ISS sono state formulate solamente una serie di ipotesi organizzative.

È emersa in particolare una forte indeterminatezza e non chiarezza relativamente al passaggio all’ISS della gestione delle due case di riposo unificate all’interno della RSA il Casale La Fiorina.

L’unico dato certo è lo slittamento al 31 marzo 2017 dell’accorpamento delle due case di riposo; unificazione che deve prevedere innanzi tutto il trasferimento degli ospiti della struttura pubblica di Cailungo nella nuova Residenza Sanitaria Assistenziale.

Questa mancanza di chiarezza rispetto al passaggio alla gestione dello Stato del Casale La Fiorina, lascia pensare che gli accordi tra l’ISS, la società privata che gestisce la struttura e la SUMS – che indirettamente ha beneficiato di ingenti interventi finanziari dello Stato – siano molto deficitari e niente affatto tutelanti per lo Stato stesso, nonostante le rassicurazioni fino ad oggi ricevute.

Del resto il Sindacato non ha mai avuto la possibilità di venire a conoscenza di eventuali accordi di subentro dell’ISS, e quindi dello Stato, nella gestione della Casa di riposo unificata di Fiorina.

Ribadiamo una totale contrarietà qualora questi accordi prevedessero ulteriori oneri economici a carico dello Stato, e quindi dell’intera collettività.

Pertanto, la CSU chiede con forza a coloro che hanno la responsabilità di aver gestito gli accordi per l’unificazione delle due case di riposo e per il passaggio alla gestione dell’ISS, di fare tutta la chiarezza possibile in merito ai contenuti degli stessi accordi, garantendo il rispetto dei termini previsti per il corretto e completo compimento di questo percorso di unificazione, in primo luogo a tutela delle persone anziane coinvolte e delle loro famiglie. Non sono tollerabili ulteriori slittamenti e il permanere di ulteriori zone d’ombra.

(Fonte: CSU)

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