Il 5 maggio San Marino celebra la Giornata Europea per la Vita Indipendente

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San Marino. Il 5 maggio è la Giornata Europea per la Vita Indipendente istituita dall’ONU in favore delle persone con disabilità. “Vita indipendente”, come stabilisce la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, si riferisce all’assistenza autogestita, anche in forma autodeterminata, tramite un progetto personalizzato e un budget destinato direttamente alla persona disabile per l’assunzione di assistenti personali liberamente scelti e formati. Anche San Marino alla Giornata ONU e per l’occasione, la Segreteria di Stato per la Sanità e la Sicurezza Sociale, in collaborazione con l’ISS e con la Commissione CSD ONU e con l’associazione ATTIVA-MENTE ha organizzato una serata pubblica in programma il 9 maggio alle 20,30 alla Sala Montelupo, dal titolo “Vita indipendente delle persone con grave disabilità: quale orizzonte per San Marino?”. Alla serata pubblica interverranno il Segretario di Stato alla Sanità Franco Santi, il Direttore Generale ISS Andrea Gualtieri, la Presidente della Commissione CSD ONU Maria Chiara Baglioni, il Professore Andrea Zavoli, la dott.ssa Elisabetta Gasparini, vice presidente UILDM sezione Venezia e referente del Movimento Veneto per la Vita Indipendente ed Elena Pecaric Presidente dell’Associazione Slovena “Yhd Association for Theory and Culture of Disability”.

“L’attenzione – ricorda il segretario di Stato alla Sanità-  è posta sul modo in cui spesso è la società stessa a “disabilitare” le persone disabili, non fornendo loro pari opportunità di inclusione e partecipazione. Pertanto, è la violazione di tale diritto umano a pesare sulla condizione di disabilità facendone un dato permanente da cui diventa impossibile accedere alla piena integrazione nella realtà condivisa”.  “Porre attenzione alle esigenze in divenire delle persone con disabilità – afferma il Direttore Generale dell’ISS Andrea Gualtieri – rappresenta una delle priorità dell’Istituto per la Sicurezza Sociale e la Direzione Generale e il Comitato Esecutivo proprio quest’anno hanno potenziato i propri sforzi per farsi carico di tale importante compito secondo quanto previsto dal Piano Sanitario e Socio Sanitario e in accordo con le Istituzioni preposte e le associazioni e le organizzazioni che operano in tale ambito”. “Impegnarsi per garantire condizioni di Vita Indipendente – spiega la presidente della Commissione CSD ONU Maria Chiara Baglioni – significa garantire il diritto di tutte le persone a vivere nella propria comunità, con la stessa libertà di scelta delle altre persone, e adottare misure efficaci ed adeguate al fine di facilitare il pieno godimento di tale diritto e la loro piena integrazione e partecipazione nella società.” Mirko Tomassoni, Presidente di Attiva-Mente ribadisce “che quando le persone si sentono infelici spesso dipende dal fatto che si concentrano su ciò che non hanno, mentre le persone felici su quello che hanno. Nel caso delle persone con grave disabilità, godere della Vita Indipendente ha un significato che esula dall’idea variabile sull’avere. Tale Diritto, infatti, ha a che fare in primis con il concetto di essere, sentirsi cioè persone come tutte le altre.”

 

 

 

 

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