Quando e come chiamare il 118 in caso di emergenza

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San Marino. La chiamata di soccorso riveste un ruolo molto importante per garantire un intervento efficace e in grado di salvare la vita. In caso di emergenza, quindi, è fondamentale adoperarsi per avvertire le forze dell’ordine e soprattutto i soccorsi, nel caso siano presenti dei feriti o ci siano persone che accusano malori.

È però altrettanto importante, e indice di una cittadinanza informata, non chiamare i soccorsi se questi non sono necessari.

Per orientarsi al meglio e capire quando e come chiamare il 118, il Pronto Soccorso del nostro Ospedale di Stato ha elaborato e diffuso da tempo un volantino contenente alcune informazioni utili, scaricabile anche sul sito dell’ISS.

Il 118 è infatti, il numero telefonico per la richiesta di soccorso sanitario: la telefonata è gratuita da qualsiasi telefono. Chiamando il 118 da telefono cellulare è però possibile che si venga indirizzati a centrali delle regioni italiane confinanti, ma sarà poi il personale che riceve la chiamata a trasmettere alla sede di San Marinò la richiesta di soccorso.

Per ottenere un intervento tempestivo e una risposta sanitaria adeguata alle condizioni dell’infortunato, è necessario che l’utente che chiama il 118 collabori con l’operatore della centrale. Quest’ultimo, formulando alcune semplici domande, è in grado di identificare la gravità della situazione e di stabilire la tipologia di intervento migliore. A seconda della richiesta di soccorso è possibile porre in atto misure correlate alla gravità prevista.

Nel volantino vengono indicati i casi in cui chiamare il 118 e cioè per: grave malore; incidente di rilievo, domestico, sportivo stradale o sul lavoro; ricovero urgente; situazione certa o presunta di pericolo di vita.

“Quando si assiste a un incidente – spiega il Dottor Antonio Morri, Direttore del Pronto Soccorso – non sempre è opportuno chiamare il 118: bisogna prima verificare che vi siano degli infortunati. Nel momento in cui si decide di effettuare la chiamata, è fondamentale mantenere la calma e rispondere con precisione alle domande dell’operatore. Fornire dati completi ed esaurienti non significa perdere tempo prezioso, vuol dire guadagnarlo. A volte vuol dire salvare una vita”.

Le domande dell’operatore riguardano infatti il nome e il numero di telefono di chi chiama, il nome della persona da soccorrere se conosciuta, il luogo dove è successo il fatto per cui si chiama (indirizzo preciso o eventuali punti di riferimento via o piazza, ecc.), se la persona è cosciente o meno, cosa è successo (persona ferita, malore…), il tipo di evento (incidente, esplosione, infortunio sul lavoro, eccetera), il numero e le condizioni delle persone coinvolte.

Ci sono poi tutti quei casi in cui non è assolutamente indicato chiamare il 118.

Non si deve infatti chiamare il numero del soccorso sanitario: per avere informazioni socio sanitarie (circa visite specialistiche, orari ambulatoriali, prenotazioni,  eccetera); perché non si trova il proprio medico curante e non si tratta di un caso urgente; perché c’è un incidente o un incendio senza feriti; per richiedere un’ambulanza per un intervento che non è urgente (per un ricovero/esami programmati oppure per le dimissioni ospedaliere); perché si assiste a una rissa o si è di fronte a una persona ubriaca che minaccia l’ordine pubblico (in tali casi si chiama le forze dell’ordine digitando il 112 o il 113).

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