Culle vuote: sempre meno nascite nel 2017

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San Marino. Culle sempre più vuote. I dati statistici registrano infatti più morti che nati.

Un dato che deve sicuramente far riflettere e che se confermato a fine anno, dovrà anche essere preso in considerazione nelle scelte politiche future.

Stando a quando emerge da un’analisi dei dati presenti sul sito di Statistica di San Marino, dal 2008 al 2016 il numero delle nascite è sempre stato superiore a quello delle morti. Con un differenziale in positivo, che proprio nel 2008 ha toccato il picco di + 159. Infatti a fronte di 349 nati, i morti sono stati 190.

Da quell’anno in poi il trend del saldo tra nascite e decessi, è sempre stato calante, con una piccola ripresa nel 2013, per poi tornare a scendere con una diminuzione del numero dei nati costante e consistente e un leggero e progressivo aumento delle persone decedute.

Stando infatti ai dati disponibili, nel 2009 i nati sono stati 306 e i morti 233 (+73), nel 2019 invece 334 nascite e 222 decessi (+112), nel 2011 registrati 325 nati e gli stessi morti del 2010 (saldo positivo +103). Nel 2012 le nascite scendono sotto le 300 unità, attestandosi a 292, mentre le morti salgono a 237 (il saldo rimane comunque positivo +55). Lieve ripresa nel 2013 con 320 nascite e 247 decessi (+73). Nel 2014 si ritorna sotto le 300 nascite (296) mentre i morti crescono ancora arrivando a 252 (+44), nel 2015 invece 269 nascite e 235 decessi (+34).

Infine il 2016 che potrebbe essere definito come l’anno in cui si è sfiorato il pareggio con 262 nati a fronte del picco nel numero dei morti pari a 253 (saldo positivo a +9).

E poi arriviamo all’anno in corso, il 2017.

I dati, disponibili fino al 30 giugno, evidenziano un calo notevole delle nascite che si attesta a 110 totali. Mentre le morti sono già a quota 150. Nei primi sei mesi quindi si sta assistendo all’inversione di tendenza con il sorpasso dei decessi rispetto ai nuovi nati (saldo negativo pari a -40).

Se l’andamento dovesse essere come quello registrato nel secondo semestre 2016, con solo i mesi di settembre e ottobre in cui si è registrato un saldo positivo tra nascite e decessi, il 2017 potrebbe davvero chiudersi per la prima volta in negativo per la Repubblica. Uno scenario davvero inedito e purtroppo non positivo, che imporrà nuove riflessioni sulle politiche familiari, sulle strutture di servizio, ma anche sulle politiche del lavoro e della previdenza sociale.

 

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