Presentato il decreto per la prevenzione della disabilità

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San Marino. Dopo l’affermazione dei principi generali e delle finalità espresse nella legge quadro n.28/2015 per l’assistenza, l’inclusione sociale e i diritti delle persone con disabilità e secondo i principi della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, ratificata dal Consiglio Grande e Generale in data 29 settembre 2018, la bozza del decreto delegato, come disposto dall’art 23 della legge quadro era già stata elaborata dalla Segreteria di Stato per la Sanità nella precedente legislatura, che si era avvalsa della collaborazione della Commissione Sammarinese per l’attuazione della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritto delle persone con disabilità (CSD ONU) la quale aveva prodotto un testo confrontato largamente con le associazioni che si occupano di disabilità, presentato anche ai gruppi consiliari, all’Authority Sanitaria, al Comitato Esecutivo dell’ISS, ai servizi e ai sindacati. La Segreteria per la Sanità ha ripreso il testo cercando di conservare l’impostazione e i contenuti e tenendo conto di modifiche condivise con il nuovo comitato esecutivo dell’ISS e la nuova Authority Sanitaria.

La legge quadro e i rispettivi decreti, che vanno nella direzione della concreta attuazione e implementazione dei principi della Convenzione Onu, non sono un punto di arrivo ma un punto di partenza di un piano d’azione che promuova, protegga, garantisca il rispetto della dignità delle persone con disabilità, proponendo obiettivi realizzabili, percorsi praticabili, qualità dei servizi.

Il decreto “Prevenzione della disabilità, salute e riabilitazione delle persone con disabilità, nonché al sostegno alla persona con disabilità e al nucleo familiare” impegna il sistema sanitario a promuovere un’organizzazione organica ed efficiente per la prevenzione, la diagnosi precoce, la cura e la riabilitazione delle persone con disabilità, e anche alcuni accorgimenti per rendere l’accesso ai servizi più adeguato e funzionale, prefigurando un sistema di tutela estremamente organico, diffuso e coerente con i sistemi più avanzati.

Tutti gli interventi di supporto economico e i presidi medici previsti dal decreto saranno modulati sulla base della norma che regolamenterà l’introduzione e la gestione dell’indicatore della situazione economica delle famiglie che verrà introdotto con Decreto Delegato al più presto.

Infine si è voluto affrontare in questo decreto la norma sul congedo parentale in caso d’insorgenza di una patologia gravissima, introducendo la possibilità di richiedere, da parte di uno dei due genitori, di un periodo di aspettativa della durata massima complessiva di 2 anni, anche frazionabile a mesi.

È stata anche inserita la norma sulla donazione delle ferie enunciata dall’art. 23 al punto 5c) della Legge Quadro n.28/2015. Una norma che arriva direttamente dalla Francia dove prende il nome di Mathys, un ragazzino morto di tumore al fegato nel 2012 che permette una nuova forma di solidarietà: la cessione a colleghi, che devono occuparsi di persone con disabilità gravi, di giorni di ferie o di permessi. Una norma dalla regolazione complessa per la quale la soluzione individuata è stata quella di sancire per legge la fattibilità e rinviare alle parti sociali di stabilirne le modalità di attuazione.

Il lavoro della Segreteria di Stato per la sanità, in collaborazione con la Commissione CSD ONU, continuerà per affrontare tutti gli altri temi presenti nella Convenzione ONU e nella Legge Quadro e che sono stati enunciati nel Piano d’Azione Triennale che ha redatto recentemente la Commissione, così come previsto dall’art 5 della legge quadro.

 

 

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