Il Segretario Santi in visita al Cottolengo

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Il segretario di Stato per la Sanità, Franco Santi, accompagnato dallo staff della segreteria di Stato per il Lavoro, dal dirigente del dipartimento Istruzione e dal dirigente del Centro di formazione professionale, ha visitato la struttura del Cottolengo, una comunità nella comunità nel centro di Torino, che affianca all’ospedale scuole primarie e secondarie. La scuola vanta un tasso del 9% di inclusione scolastica a fronte di una media nazionale del 2,7% che sale all’11,5% includendo ragazzi presi in carico dai servizi extrascolastici e dalle opportunità di continuità post scolastica, come l’avviamento al lavoro per giovani disabili.

Le Scuole Cottolengo sono un’espressione della più vasta opera “Piccola Casa della Divina Provvidenza”, fondata da San Giuseppe Benedetto Cottolengo nel 1828. Fin dalle sue origini l’intento di tale opera è quello di provvedere alla promozione integrale della persona, con particolare riguardo a tutte le persone che vivono condizioni di disabilità, fragilità e disagio sociale.

Nella Scuola Cottolengo esiste anche la figura del volontario, una persona che offre il proprio tempo e le proprie capacità attraverso il servizio di volontariato. Attualmente a scuola ci sono tanti volontari che danno la loro disponibilità ad operare quotidianamente all’interno delle attività didattiche e non delle scuola. Il Cottolengo è anche continuità scuola-lavoro per i ragazzi con disabilità: il progetto dell’impresa sociale Chicco Cotto nasce a partire dall’anno scolastico 2013/14 in collaborazione con Lavazza, consiste nella gestione delle macchinette distributrici di snack, caffè e bevande e prevede anche la creazione in un laboratorio didattico strutturato in gruppi di lavoro, il cui scopo è di coinvolgere e formare professionalmente, con l’affiancamento di educatori e insegnanti, i ragazzi della scuola media abili e disabili o con problemi scolastici per poterli collocare in ambito lavorativo nel settore vending. Un modello che unisca didattica e inserimento lavorativo e che permetta, da un lato, ai soggetti più svantaggiati, di proseguire gli studi nella scuola secondaria e, dall’altro, di crescere professionalmente.

Un metodo che preveda un numero e un contenuto variabile di ore di lezione presso un istituto superiore e un numero, altrettanto variabile, di ore di attività presso la cooperativa (teorica e pratica).

All’interno dell’universo Cottolengo anche una delle officine più curate d’Italia: MeccaniCotto è fresca di inaugurazione, ed è nata dalla collaborazione con Fiat Chrysler per la manutenzione dei veicoli dell’intera Casa della Divina Provvidenza di Torino. Per le delegazione di governo una visita mirata, nell’ottica di una delle sfide dei prossimi mesi: il decreto sull’inclusione lavorativa delle persone con disabilità previsto dalla legge quadro sulla disabilità.

A Torino esiste un’altra realtà che apre le sue porte all’inclusione: Il Sermig – l’Arsenale della Pace- nato nel 1964 da un’intuizione di Ernesto Olivero e da un sogno condiviso con molti: sconfiggere la fame con opere di giustizia e di sviluppo, vivere la solidarietà verso i più poveri e dare una speciale attenzione ai giovani cercando insieme a loro le vie della pace. Era un’antica fabbrica di armi in disuso. Dal 1983 il lavoro volontario e gratuito di tanti, soprattutto giovani, lo ha trasformato in un posto di accoglienza, d’inclusione e di pace aperto 24 ore su 24. Oggi è un punto di incontro tra culture, religioni, schieramenti diversi per conoscersi, dialogare, camminare insieme. È un riferimento per i giovani che hanno voglia di dare un senso alla propria vita. È una casa aperta a chi cerca un soccorso: madri sole, carcerati, stranieri, persone che hanno bisogno di cure, di casa, di lavoro. È un luogo dove ognuno può restituire qualcosa di sé: tempo, professionalità, beni spirituali e materiali. Il risultato? Milioni di persone aiutano milioni di persone.

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