Picco d’influenza 2018, circola un virus poco atteso, aumentano le infezioni

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San Marino. Quest’anno la variante Yamagata del ceppo B dell’influenza non era nei vaccini trivalenti, (anche) per questo ci sono più casi. Più gente colpita significa anche l’aumento delle infezioni polmonari, che però si innestano successivamente. E così siamo arrivati al piccolo influenzale anche a San Marino: la scorsa settimana e quella in corso sono quelle con il maggior numero di casi. In particolare: la scorsa settimana  sono stati segnalati 233 casi, la settimana precedente più di 130. Ci sono mediamente 30 casi al giorno. Rispetto al 2016 c’è un aumento significativo. I ricoveri per influenza, tra l’8 e il 14 gennaio, sono stati 13.

Tutto questo a fronte di una maggior incidenza delle vaccinazioni, che sono state 2350, contro le 2000 dell’anno precedente.

Secondo gli esperti, l’influenza ha colpito più persone per tre motivi: la maggior presenza (non così attesa) del virus Yamagata, l’aumento dei casi durante le festività (quando le persone si contagiano di più) e le temperature tutto sommato miti con molta umidità.
Di solito il virus ha due fasi di sviluppo, una prima che dura solo qualche giorno, poi una seconda in cui è possibile ammalarsi di nuovo. I medici consigliano di recuperare bene prima di pensare di essere guariti del tutto, altrimenti una ricaduta potrebbe verificarsi, con il rischio di tempi di recupero più lunghi.  Chi ha sintomi gastrointestinali è bene che eviti antibiotici, perché potrebbero andare a creare ulteriori problematiche alla flora batterica intestinale. Saranno necessarie ancora almeno due settimane per notare un calo dell’epidemia influenzale nella popolazione.

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