Oliviero Soragni a Franco Santi: il buon senso non ha bisogno di leggi

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Gent.mo segretario la ringrazio per aver risposto alla mia lettera.

Vorrei farle presente come non fosse mia intenzione entrare in un dibattito politico né personale citando i nomi della precedente amministrazione, la risposta dell’ex segretario che, dal suo punto di vista spiega quanto è avvenuto 4 anni fa in occasione del mio pensionamento, mi chiama direttamente in causa e mi obbliga a fare chiarezza una volta per tutte. Ero convinto che dopo 26 anni di primariato mi fosse riconosciuta l’esperienza e la capacità d’individuare i collaboratori che avrebbero potuto garantire la continuità del mio progetto

La cittadinanza deve sapere che venne indetto il concorso a copertura del mio posto di primario mentre ero ancora in servizio e non mi fu mai chiesto un parere tecnico professionale, come avviene di norma in qualsiasi struttura ospedaliera, (da non confondere con una qualsivoglia azienda!) sulla competenza della mia equipe nel proseguire il mio operato! Questa indifferenza e la freddezza con cui il comitato esecutivo mi ha tratto negli ultimi mesi di lavoro mi dimostrò come questa opzione non fu presa minimamente in considerazione.

La scelta che Mussoni ha definito “migliore” la conoscevamo già da tempo, prima ancora di sapere chi fossero i candidati iscritti al concorso e avvalora la tesi che fosse già stata programmata. La mancanza di predeterminazione dei criteri valutativi dei candidati ha permesso al comitato esecutivo di scegliere senza vincoli e ha determinato un immediato ricorso sulla validità del concorso suddetto.

Comunque il tempo dà spesso ragione e posso solo complimentarmi con chi ha operato quella scelta, visti i risultati ottenuti e avendo, di fatto sancito, la fine del mio reparto e della sua storia. Il cambiamento politico che da oltre un anno ha attraversato il nostro paese, poteva portare ad un cambiamento di rotta ma visto che non è avvenuto il risultato non è stato certo positivo per la nostra sanità.

Ho messo in discussione “L’eccessiva burocratizzazione” che non ha a che fare con l’informatizzazione che mi permette di avere, informazioni precise in ambito sanitario che sono alla base anche della validità di ogni pubblicazione scientifica.

In modo pratico le voglio evidenziare invece quanto sia dispendioso per il paziente in termini di tempo e denaro dover fare file per: la prenotazione di una visita in medicina di base, per la richiesta e la prenotazione per esami e visite specialistiche, per ritirare una ricetta! Quali sono i tempi per una RMN, un RX, un’ecografia o tanti altri esami o una visita specialistica? Sono conformi a quanto succedeva qualche anno fa?

2017/2018 abbiamo visto incrementare il numero dei medici in fuga! Ma quello che più sconvolge è lo show dei contratti ad personam a cui assistiamo tutti i giorni con superamento in alcuni casi dei tetti degli stipendi e non fa certo bene all’opinione pubblica, al personale medico che vi lavora, all’economia del nostro ospedale e del nostro paese, visto che vengono chiesti sacrifici e molti farmaci non son più mutuabili!

“Serenità ed equità di trattamento per il personale già in servizio” (come dice lei) non hanno bisogno di una nuova legge ma solo di buon senso da parte di chi stipula questi contrattati.

Riaffermo come in territorio sia presente una risorsa umana fatta da medici in pensione e di libero professionisti che per anni hanno lavorato presso l’istituto e costituiscono tutt’ora nel privato un punto di riferimento; perché vengono ignorati? Perché si preferisce pensionati d’oltre confine ai professionisti sammarinesi conosciuti nel nostro territorio?

La problematica dell’incompatibilità della pensione con la libera professione è un paradosso che esiste solo a San Marino e che deve interessare tutta la categoria medica perché se il problema è oggi solo dei pensionati lo diventerà nel tempo di ogni medico; per questo chiedo compattezza alla categoria e un impegno dei sindacati.

Al suo insediamento se si ricorda avemmo un incontro, le presentai un progetto di nuova gestione del mio ex reparto e le feci presente il problema dei pensionati; ora dalla sua nota apprendo che è stato solo avviato un iter per la presentazione di una nuova legge dedicata alla gestione del personale dell’ISS? Vorrei sapere perché non si possa fare un decreto che modifichi immediatamente la legge in questione in una situazione d’emergenza importante nei vari settori ospedalieri, visto che l’obiettivo dovrebbe essere il buon funzionamento del sistema sanitario sammarinese.

Oliviero Soragni

 

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