La giornata della memoria il giorno dopo

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San Marino. La Segreteria di Stato per gli Affari Interni con delega alla Pace vuole ringraziare tutti coloro che in questi giorni hanno espresso i loro sentimenti in merito alla tragedia della Shoah. In primis gli Eccellentissimi Capitani Reggenti e tutte le organizzazioni politiche e sociali e i cittadini che hanno intrapreso o partecipato alle varie iniziative per non dimenticare.

Da oggi 28 gennaio 2017, “il giorno dopo” invitiamo ogni persona a fare si che tutti i giorni sia una giornata della memoria.

L’auspicio è che ognuno “scarichi” nella propria mente e nella propria coscienza un’applicazione – o come dicono i giovani una App – un antivirus che si chiama “Tolleranza e Solidarietà” che protegga il mondo dall’avanzata degli egoismi individuali e collettivi.

Un modo di pensare che ci protegga dall’alzarsi di nuovi muri, dal pensiero neanche troppo recondito, che vede prevalere gli interessi particolari a discapito della ricerca di un rinnovato senso civico.

Ognuno ha il potenziale per incidere rifiutando e contrastando nel vivere quotidiano il populismo becero e i luoghi comuni che ci portano a considerare:

  • i diversi come soggetti da emarginare o peggio da rifiutare;
  • gli stranieri quasi fossero invasori;
  • le persone che vengono da paesi lontani come “ladri di posti di lavoro”, salvo poi sfruttarli spesso con il silenzioso assenso di intere comunità;
  • coloro che professano altre religioni dei terroristi a prescindere.

Gli esempi sono purtroppo infiniti e ne possiamo trovare e sentire tutti i giorni persino nei “discorsi da Bar” o nei cori allo stadio.

Dobbiamo essere tutti impegnati a insegnare a noi stessi e alle future generazioni che il qualunquismo e il populismo sono, e sono stati, virus letali per l’umanità e che hanno generato, come ha recentemente ricordato Papa Francesco, tragedie come la nascita del nazismo.

Ognuno si impegni, da oggi e per ogni giorno, e la classe politica e di governo sia in prima linea a contrastare l’intolleranza e l’emarginazione ed ad affermare il diritto consapevole di uguaglianza e solidarietà.

(Fonte: Segreteria Interni)

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