“Computer di allenamento” per gli eSport in vista delle Olimpiadi

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San Marino. Alessandro Carli su Fixing.

“Gli eSport competitivi possono essere considerati un’attività sportiva, e i giocatori coinvolti si preparano e allenano con un’intensità che può essere paragonata agli atleti degli sport tradizionali”. Ad affermarlo, a novembre, il Comitato Olimpico Internazionale (CIO). E mentre le Olimpiadi invernali del 2018, che si terranno in Corea del Suda febbraio saranno accompagnati da un torneo mondiale di “StarCraft II” (l’evento asiatico sarà una sorta di “prova generale” per le future competizioni), Olympic Council of Asia ha confermato l’entrata ufficiale degli eSport nei Giochi Olimpici Asiatici del 2022 che si svolgeranno in Cina.

Sulle pagine de “Il Sole 24 Ore” è poi rimbalzata la notizia che “la Statale di Milano, per bocca del CUS, il Centro Universitario Sportivo, ha annunciato di ‘riconoscere e aprire le sue porte al fenomeno dell’eSport, promuovendone l’inclusione fra le proprie attività’. Già nel 2018 i Campionati di Facoltà costituiti da tornei di calcio, basket, pallavolo e running schiereranno videogiocatori di ‘League of Legends’ o ‘Overwatch’, coinvolgendo centinaia di studenti che già praticano l’eSport”.

A dare ulteriore “conferma” del “peso” degli eSport, i dati economici: si parla di un giro d’affari che entro il 2019 supererà 1.200 milioni di euro. Un’attività “riqualificata”, legittimata da autorevoli “voci” e che da qualche giorno può essere svolta anche al primo piano della sala giochi “Pyramid” di Rimini: il 16 dicembre è stata inaugurato uno spazio che ospiterà gli “sportivi”. L’evento è stato accompagnato da un buffet preparato dal Ristorante “Righi” della Repubblica di San Marino, diretto dallo chef “Stellato Michelin” Luigi Sartini.

“L’apertura fatta dal CIO agli eSport rappresenta una nuova frontiera – racconta Roberto Renzi (Tecnoplay) – già da diversi anni i piloti di Formula Uno e del Motomondiale lavorano molto attraverso la simulazione”. Gli eSport non sono solamente quelli “sportivi”: i giochi che ne fanno parte solitamente sono multigiocatore, sebbene sia possibile anche competere con giochi a giocatore singolo, cercando di ottenere il maggior punteggio. I generi più comuni sono strategici in tempo reale (RTS), picchiaduro, sparatutto in prima persona, (FPS), Massively multiplayer online (MMO), giochi di guida, multiplayer online battle arena (MOBA). Sono giocati competitivamente a livello amatoriale, semiprofessionistico e professionistico, e vengono organizzati campionati e tornei, sia online che dal vivo.

“I giovani amano molto i videogiochi – prosegue Roberto Renzi – ma spesso giocano da soli in casa. L’apertura della nuova sala si inserisce in un progetto ‘sociale’: abbiamo aperto un luogo di aggregazione, di incontro. Grazie a computer evoluti e a una Rete molto veloce, possono cimentarsi nelle varie ‘sfide’ ma in compagnia di altre persone che condividono le stesse passioni”.

In Emilia Romagna le sale dedicate sono pochissime, nonostante i giocatori siano in costante crescita. E mentre Sky ha “intercettato” questa nuova “nicchia” aprendo un canale specifico, Pyramid punta a diventare una sorta di “Quartier Generale”, di crocevia di sportivi. Poiché per organizzare questi tipi di tornei è necessario costituire un’associazione, Matteo Zaccaria, responsabile degli eSport all’interno della Pyramid, ha fondato “GEEK” un’Associazione ludico-culturale che ha base dentro la sala giochi e che dà il nome alla sala e-sport. Già prima dell’apertura del locale la San Marino eSports association, un gruppo di giocatori già affermato a livello nazionale sia sammarinese che italiano, ha manifestato un forte interesse nell’apertura di un locale dedicato agli eSports, di cui se ne sentiva una forte mancanza nel territorio. Interesse che è poi sfociato in una stretta collaborazione nell’organizzazione del torneo di apertura del locale. “Oltre ai giochi – conclude Zaccaria – organizziamo corsi su giochi più complessi ma anche quelli dedicati alla ‘regia’: gli eSport ‘viaggiano’ anche su internet. I giocatori si riprendono e si commentano”.

 

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