Accolta l’istanza di ricusazione contro Lupoi

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Con la sentenza n. 2 del 02.11.2018 emessa dal Giudice del Collegio garante della Repubblica di San Marino è stata accolta l’istanza di ricusazione proposta nei confronti del Prof. Lupoi in veste di Presidente della Corte per il Trust ed i Rapporti Fiduciari, a definizione della vicenda processuale che mi ha coinvolto in quanto convenuto dinanzi alla Corte per il Trust ed i Rapporti Fiduciari della Repubblica di San Marino.

La sentenza ha ribadito che la normativa vigente nella Repubblica di San Marino sancisce l’obbligo di astenersi per il Magistrato che abbia previamente reso pareri o consigli sui fatti oggetto del processo.

Tale disciplina, continua la sentenza “è posta a presidio di un principio generale, che considera quello dell’imparzialità del giudice, sia in astratto, sia nella concretezza di ogni lite, un presupposto inderogabile per l’esercizio della giurisdizione; si tratta di un principio di civiltà giuridica… esso trova nell’attuale sistema giurisdizionale sammarinese specifica sanzione positiva nella norma del terzo comma dell’art. 15 della Dichiarazione dei diritti dei cittadini e dei Principi fondamentali dell’ordinamento sammarinese”

Nella propria decisione il Giudice del Collegio garante si domanda anche “perché il Magistrato ricusato, volendo davvero abbreviare i tempi di questo procedimento, invece di lasciarsi andare a considerazioni gratuite e per lo meno oltraggiose nei confronti della giurisdizione sammarinese, e di intraprendere l’ardimentosa strada della violazione di norme imperative e di ordine pubblico … non abbia presentato istanza di astensione per motivi di opportunità”.

Secondo la Sentenza, il fatto che il Prof. Lupoi abbia reso un parere, quale libero professionista, sulle stesse questioni poi oggetto del procedimento innanzi alla Corte dei Trust di San Marino, “è stato ampiamente provato con ricco materiale probatorio”.

Mediante un vasto richiamo di principi dottrinali e precedenti giurisprudenziali, la Sentenza ha dato evidenza del dovere per il giudice di mantenersi “sereno ed imparziale” e di avere una “immagine di assoluta imparzialità”, anche presso la pubblica opinione, ed ha concluso, così, che il prof. Lupoi “non può essere considerato imparziale” quale giudice della causa in decisione.

Valter Lodovichi

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