1° maggio, concerto e festa con la CSU. Domani sera esibizione musicale dei “Bound for Glory”, e mercoledì grande festa al Parco Ausa di Dogana

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RSM 29 aprile 2019 – La CSU dà appuntamento ai tutti i cittadini per le iniziative del 1° maggio. Si inizia domani sera, alle 21.00 presso il palatenda al Parco Ausa di Dogana, con il concerto dei “Bound for Glory“. Il concerto è un viaggio nelle radici della musica americana, una coinvolgente ed emozionante cavalcata attraverso le canzoni di Pete Seeger, Woody Guthrie, Bruce Springsteen, The Band, Bob Dylan. Ingresso gratuito, ci saranno anche stand gastronomici (hamburgher, patatine e altro).

Mercoledì 1° maggio va in scena la classica festa al Parco Ausa di Dogana. Inizio alle ore 15.00, segue intrattenimento con l’orchestra “La Nuova Romagna Folk”, il cui programma di musiche e balli prosegue anche dopo cena.

Dalle 19.30 fino alle 21.00 si potrà assistere ad una esibizione dei maestri Marta e Valerio Severini della scuola di ballo di Villagrande di Montecopiolo del gruppo “Le sirene danzanti” di Sandra e Mirko Ermeti.

Funzioneranno stands gastronomici e la ruota della fortuna per tutta la durata della festa.  Durante la giornata si susseguiranno intrattenimenti e attività ludiche rivolti principalmente ai bambini: truccatrice di visi, castello gonfiabile, trampoliere, mago, attività creative e manuali.

Oltre alla festa, la CSU ricorda che il primo maggio è anche una impirtante occasione di impegno per tutto il movimento sindacale, e in particolare a sostegno dei seguento obiettivi:

– l’apertura di un tavolo di confronto sul sistema bancario, sulla tutela dei fondi pensione e sulla modifica del Decreto “Salvabanche”, che parta da una operazione verità sulla reale situazione economica di tutti gli istituti di Credito, da cui far discendere i conseguenti interventi;

– il riconoscimento delle massime garanzie sui 507 milioni di euro di Fondi pensionistici del primo e secondo pilastro investiti nelle banche sammarinesi, evitando il loro utilizzo in operazioni rischiose o comunque estranee alle loro finalità (es. acquisto di NPL garantiti da immobili);

– una soluzione adeguata per Banca CIS che tuteli i dipendenti, i correntisti e non gravi ulteriormente sulle risorse dello Stato;

– una riforma delle pensioni concertata e condivisa, partendo dalla riconferma del contributo fondamentale da parte dello Stato, e che abbia come presupposto imprescindibile proprio la messa in sicurezza delle risorse dei fondi previdenziali. La riforma va costruita con il tempo necessario per essere sottoposta alla valutazione dei lavoratori e dei pensionati;

– la costruzione attraverso il confronto di un nuovo ed efficace modello di sviluppo, con al centro l’economia reale e produttiva, in grado di offrire posti di lavoro stabili e tutelati, assicurando le necessarie risorse pubbliche;

– completare la realizzazione della riforma fiscale per far emergere i redditi reali e affermare una vera equità, avviando una efficace azione di accertamenti fiscali e controlli incrociati, e utilizzando al meglio le potenzialità della Smac. A tal fine è anche necessario superare il segreto bancario interno;

– rendere l’ICEE uno strumento in grado di cogliere realmente gli obiettivi auspicati, realizzando realmente gli accertamenti dei redditi e dei patrimoni, anche esteri;

– nuove politiche attive per l’occupazione, ad iniziare dal superamento della completa liberalizzazione delle assunzioni, che non ha prodotto effetti significativi sulla disoccupazione interna;

– ricercare la massima condivisione del percorso relativo all’accordo di Associazione di San Marino con l’Unione Europea; percorso che deve rappresentare una opportunità di crescita economica, sociale e culturale per i cittadini, in particolare per i giovani, e per le imprese;

– realizzare concretamente il passaggio alla Iva sammarinese, necessario per uniformare il nostro paese al resto del mondo, evitando che possa tradursi in aumento di costi per i cittadini;

– consolidare la Pubblica Amministrazione come risorsa fondamentale per i cittadini e l’economia, valorizzando il lavoro dei propri dipendenti;

– una revisione della spesa pubblica che parta dalle possibili economie di scala e dalla riduzione degli sprechi, evitando ulteriori tagli alle retribuzioni dei lavoratori. Va riformata profondamente la legislazione sugli appalti, che comportano per lo Stato costi molto alti e spesso incontrollati;

– rafforzare il modello di stato sociale, mettendo al centro la sanità pubblica e il diritto ad una istruzione di qualità;

– politiche e interventi di supporto alle categorie più deboli della società e ai pensionati, per favorire la loro inclusione sociale.

CSU

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