Come dipingere con una barbabietola e trasformare una piadina in un disco volante rosa

Laboratorio fra arte e cucina al San Marino Green Festival

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Dall’incontro di una vegan chef con un’artista amante della natura e della pittura en plein air, entrambe sammarinesi, non possono che nascere cose buone. Ma anche strampalate, come una piadina… rosa. Strampalate come lo sono loro quando entrano simpaticamente in azione.

Parliamo della vegan chef Carla Casali, che attualmente gestisce Bistrot 72 presso Ecoarea Better Living, e dell’artista Elisa Della Balda e le abbiamo incontrate insieme a Gabriele Geminiani intente a testare un laboratorio che a settembre porteranno al San Marino Green Festival, per la gioia dei bambini, ma non solo.

– Chiediamo a Carla come è nata questa particolare collaborazione con Elisa?

Penso che nulla avvenga per caso. Sono costantemente alla ricerca di persone che, pur operando in territori differenti, viaggiano sulla mia stessa lunghezza d’onda per condividere percorsi e sviluppare sinergie. Così come è accaduto con l’eclettico Gabriele Geminiani.

Nel caso di Elisa sono stati i social a connetterci, poi è scattata la scintilla che ci ha portato a costruire insieme alcuni laboratori fuori dagli schemi. 

Oltre a lavorare su creatività e manualità abbiamo voluto portare la natura a contatto con i bambini facendogli conoscere da vicino piante, frutti e ortaggi che in genere trovano belli che cotti nel piatto. Quindi ricavare da questi vegetali tinte e pigmenti con cui disegnare o colorare le pietanze, come per la famosa piadina rosa.”

– A Elisa domandiamo quando si è accorta della vocazione per i laboratori e della capacità di interagire in maniera così spontanea con gli artisti in erba.

Ho condotto laboratori di disegno per adulti fin da quando ho terminato l’Accademia delle Belle Arti. Il mio incontro con gli artisti in erba invece è nato prima, quando ho deciso di fare la ritrattista per le vie del centro storico. Spesso i bambini si fermavano per disegnare, affascinati da quell’insolita presenza.

L’idea dei laboratori è venuta da sé. Il gioco e la meraviglia sono patrimonio sia dei bambini sia dell’arte. Ma sono presenti in maniera quiescente anche negli adulti. Basta saperglieli risvegliare.”

L’ultima domanda è per Gabriele Geminiani, ideatore e organizzatore del San Marino Green Festival, una kermesse all’insegna del green alla sua prima edizione che andrà in scena il 20, 21 e 22 settembre.

– Sappiamo che ha una predilezione nell’inserire arte e creatività nei diversi eventi che realizza, mescolandoli fra l’altro con la gastronomia della quale ne valorizza il senso estetico. Ma come è avvenuto l’incontro con queste due professioniste?

“Carla è stato un vero dono conoscerla – e qui devo dire grazie, scusate il gioco di parole, allo chef Graziano Canarezza – così come è stato un privilegio coinvolgerla in alcune iniziative come in Paladini del Green, dello scorso dicembre. Carla mi ha subito colpito per l’energia e la generosità che mette in campo, a disposizione del progetto e delle persone con cui interagisce.

Elisa invece ho avuto l’opportunità di incontrarla personalmente un anno fa, quando sono entrato nell’Associazione Fuorigioco Network, fra l’altro promotrice del festival.

Me la ricordavo sul Pianello con il suo cavalletto intenta a realizzare ritratti a turisti creando capannelli di curiosi. La consideravo a tutti gli effetti un elemento pieno di grazia del paesaggio e quando ha smesso con questa sua ’missione antropologica’, ho avvertito sin da subito uno strano senso di vuoto quando passavo per il centro storico.“

CS

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