CDLS: Enzo Merlini attacca la liberalizzazione delle assunzioni, su 5 nuovi assunti 4 sono frontalieri

Più donne di uomini tra i disoccupati e i licenziati

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Occupazione e legge sviluppo: si confermano visioni contrastanti tra sindacati e segreteria al lavoro. I dipendenti sono aumentati ma per la stragrande maggioranza sono frontalieri, mentre la disoccupazione femminile è quasi il doppio di quella maschile.

Da marzo 2018 a marzo 2019 i dipendenti del settore privato a San Marino – secondo l‘Ufficio Statistica – sono aumentati da 15.485 a 16.037. Un saldo positivo di 552 unità ma ben 443, quattro su cinque, sono neo-assunti frontalieri. Secondo Enzo Merlini, Segretario Confederale della Csdl, la legge sviluppo e la conseguente liberalizzazione delle assunzioni non ha prodotto una effettiva ricaduta positiva sull’occupazione dei sammarinesi. “Se ci sono disoccupati presenti nelle nostre liste – dichiara Merlini – bisogna assumere quelli. Si possono introdurre incentivi e disincentivi ma se vuoi da un lavoratore che lavori 9 ore su 8 effettivamente pagate, se vuoi che lavori nei festivi senza maggiorazione, se vuoi che il giorno di riposo venga dato o non dato o cambiato a discrezione del datore di lavoro….chi viene da fuori è più disponibile ad accettare situazioni di illegalità mentre le nostre donne, i nostri disoccupati, il rispetto delle regole lo pretendono”. Merlini fa espresso riferimento alle donne rilevando che l’aumento dell’occupazione è solo maschile mentre i 2/3 dei disoccupati sono donne e quando c’è da licenziare, sono le prime a pagarne le conseguenze. Il Segretario confederale Csdl cita i dati sulle vertenze occupazionali Csu: su 149 licenziamenti nel 2019, in 99 casi si trattava di donne.

Fonte San Marino RTV/Luca Salvatori

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