CSU: Mai più violenza sulle donne!

In molte parti d'Europa, sottolinea la Confederazione Europea dei Sindacati, le forze  populiste stanno promuovendo una reazione contro i progressi nel campo dei diritti delle donne. Una deriva che va fermata

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INAUGURATO LO SPORTELLO DI ASCOLTO PER LE DONNE VITTIME DI VIOLENZA DOMESTICA PRESSO LA FONDAZIONE IRCCS POLICLINICO MANGIAGALLI (Agenzia: EMMEVI) (NomeArchivio: VIOLEd5z.JPG)

La violenza contro le donne deve fermarsi, e basta. È lo slogan adottato quest’anno dalla Confederazione Europea dei Sindacati, di cui fanno parte anche CSdL e CDLS, in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite per il 25 novembre di ogni anno.

Le Confederazioni sammarinesi, che ribadiscono il valore di questa giornata, fanno proprio l’appello del Sindacato europeo, finalizzato a sollecitare un maggiore impegno concreto sia della Unione Europea che dei singoli stati per eliminare la violenza di genere in ogni sua forma. Un fenomeno ancora ben lontano dall’essere sconfitto nei vari paesi dell’Europa e del mondo, spesso favorito da normative insufficienti e da uno stato di sostanziale impunità per i responsabili.

La CES sottolinea la necessità di adottare misure per contrastare e prevenire la violenza sul posto di lavoro, quale passaggio chiave per attuare la Convenzione di Istanbul (Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica approvata nel 2011 e sottoscritta da 32 paesi).

La Confederazione Europea dei Sindacati evidenzia inoltre come in molte parti d’Europa le forze  populiste stiano promuovendo una reazione contro i progressi nel campo dei diritti delle donne e sul riconoscimento dei crimini basati sul genere. In tal senso alcuni Stati membri continuano a bloccare la ratifica della convenzione di Istanbul. Tutto ciò si accompagna, in questi paesi, al rifiuto di legiferare in materia di violenza di genere contro le donne, e ciò è sintomatico di una reazione più ampia contro i diritti delle donne in Europa.

I Sindacati di tutta Europa chiedono all’Unione Europea e ai governi di tutti gli Stati di sostenere i lavoratori e le loro organizzazioni sindacali per raggiungere l’ obiettivo comune di prevenire e fermare definitivamente la violenza contro le donne sul posto di lavoro, in famiglia e in ogni ambito della società.

La CSU rilancia la necessità di un forte impegno da parte delle istituzioni e di tutti i soggetti della società per mettere al bando ogni forma di violenza di genere e per superare quei ritardi culturali che ancora relegano la donne ad una condizione di discriminazione, subordinazione e marginalità.

La giornata internazionale della donna deve diventare un’occasione per tutti, donne e uomini, per intraprendere un percorso di crescita comune per realizzare una società più matura, che oltre ad eliminare ogni forma di violenza sulle donne e sui soggetti più deboli della società affermi la parità effettiva dei diritti tra tutti i cittadini indipendentemente dal sesso, superando ogni forma di disparità e di discriminazione in tutta gli ambiti della vita.

La formazione e l’istruzione hanno un ruolo fondamentale nel creare una cultura del rispetto e delle pari opportunità. Sui diritti delle donne e sulla affermazione di condizioni di effettiva parità, non si accettano passi indietro: devono diventare cultura e valori affermati, da cui far discendere nuove politiche sociali e forme di tutela sempre più efficaci.

CSU

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