USL, nella giornata della Memoria, accanto a chi difende i Diritti Umani

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Il Giorno della Memoria è una ricorrenza internazionale che si celebra il 27 gennaio di ogni anno come momento per commemorare le vittime dell’Olocausto e viene riconosciuta quale data simbolica per ricordare la Shoah. La data è stata scelta poiché la mattina del 27 gennaio 1945 circa settemila uomini, ancora detenuti nei campi di concentramento di Auschwitz-Birkenau, furono liberati dalle Forze Alleate.  La stima dello sterminio nei campi di concentramento degli ebrei sottoposti a crudeli leggi razziali, a persecuzione, deportazione, prigionia e morte è di circa sei milioni.

In questo 75esimo anniversario, anche USL si pone accanto a tutte le persone che hanno ben chiaro il concetto e il valore della Memoria, che sta nella prevenzione di crimini contro l’umanità.

Ma il giorno della Memoria serve anche a ricordare coloro che si sono opposti al progetto di sterminio e, a rischio della propria vita, hanno salvato tante altre vite e protetto i perseguitati. Anche la nostra piccola Repubblica, in quegli anni terribili, seppe dare al mondo un esempio di grande solidarietà, ospitando e prendendosi cura di quasi 100 mila rifugiati, che furono alloggiati perfino nelle gallerie del treno e che in assoluto silenzio e riservatezza, riuscì a salvare migliaia di ebrei.

La libertà e la dignità di tutte le persone e la solidarietà tra uomini e donne di diversa provenienza culturale e di differente condizione sociale sono valori fondamentali e ci deve essere un impegno costante per mantenere vivi questi valori.

Alcuni dicono che dovremmo dimenticare e concentrarci sul futuro ma il primo dovere della Memoria è quello della vigilanza, unito a quello della consapevolezza di trasmettere ai nostri giovani una conoscenza storica che, se non si comunica, inevitabilmente si perde: un atteggiamento di passività e indifferenza porta con sé il pericolo minaccioso che tutto ciò possa ripetersi.

Per questo, USL offrirà sempre il suo sostegno allo sviluppo di progetti educativi e di mobilitazione della società civile per impedire che il genocidio si ripeta, in qualsiasi parte del mondo questo possa avvenire. Il futuro è un foglio bianco ancora da scrivere.

E i Diritti Umani devono essere parte attiva di una storia che protegge i più deboli e permette a ogni essere umano il diritto di vivere una vita piena e libera.

La Segreteria USL

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