Montanari (CDLS): “Legge finanziaria tra luci e ombre, ma prima di tutto viene il Paese”

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“Sulla Legge Finanziaria non sono ammissibili soluzioni preconfezionate ma serve un vero e serrato confronto. A partire dal prestito ponte di 150 milioni e dalla messa in sicurezza delle banche”. Lo afferma il segretario della CDLS, Gianluca Montanari, dopo l’incontro sulla Legge di Bilancio convocato dal Governo. Il Segretario Generale della CDLS Gianluca Montanari ha stigmatizzato con fermezza la mancanza del confronto più volte promesso dal Segretario alle Finanze ribadendo la necessità che il Governo apra nel periodo tra la prima e la seconda lettura un continuo, costante ed approfondito dialogo con le parti sociali ed in particolare con il sindacato, visti gli importanti provvedimenti presenti nella Legge Finanziaria, dalla trasformazione del 5-ter in obbligazioni, al “prestito ponte” ed all’acquisizione di finanziamenti internazionali tramite emissione di titoli del debito pubblico.

Per la CDLS – ha puntualizzato il Segretario Generale – è indispensabile il confronto costruttivo tra le parti e con il Governo per cercare di affrontare e risolvere le innumerevoli criticità che offuscano le prospettive del Paese, non esistono soluzioni preconfezionate e solamente con il contributo di tutte le componenti sociali ed economiche si possono trovare le indispensabili mediazioni condivise. La CDLS ritiene che la difesa dell’economia e dello stato sociale di San Marino imponga l’assunzione di responsabilità di ognuna delle parti coinvolte, nell’esclusivo interesse del Paese: non è tramite messaggi ed iniziative populiste e demagogiche che si può uscire da questa drammatica situazione, provocata, tra l’altro, dalla inadeguatezza della politica di dare risposte concrete e da una classe dirigente che ha dimostrato la palese incapacità di gestire i problemi complessi che hanno investito San Marino.

IL CONTRIBUTO PREVIDENZIALE DI 28 MILIONI VA CONFERMATO SENZA SE E SENZA MA

Entrando nel merito dell’articolato presentato nel corso dell’incontro, la CDLS ha evidenziato alcune criticità rispetto alle quale chiede al Governo di intervenire prontamente.

Per la Confederazione Democratica va confermato senza alcuna incertezza il contributo pari a 28 Milioni di Euro che il Governo ha previsto a favore del “Fondo pensioni lavoratori dipendenti” per l’esercizio 2021; vanno invece stralciati dal testo finale i provvedimenti che riguardano aspetti strettamente legati al mondo del lavoro, quali ad esempio l’ampliamento del “Lavoro occasionale ed accessorio” a tutti i settori privati.

Riguardo agli articoli che prevedono disposizioni per i dipendenti pubblici, prevedendo un preavviso di sei mesi per la richiesta di pensionamenti, modifiche alle giornate di apertura di uffici o aspetti relativi alla riorganizzazione degli uffici stessi, la CDLS ritiene che debbano essere oggetto di un confronto specifico tra le Federazioni Pubblico Impiego e la Segreteria Interni.

PRESTITO PONTE E CRISI BANCHE: SERVE TRASPARENZA E CONDIVISIONE

Tre sono gli interventi rilevanti previsti dalla Legge di Bilancio 2021 che hanno forte impatto economico e sociale, rispetto ai quali la CDLS ha espresso preoccupazione ed allo stesso tempo la necessità di una maggiore trasparenza e condivisione sui progetti e sulla prospettiva futura del Paese.

Prendiamo atto che la trasformazione del famigerato “articolo 5-ter” relativo a Cassa di Risparmio, tramite l’emissione di un titolo irredimibile del debito pubblico per un ammontare massimo di 455 Milioni, mette le basi per un riaggiustamento degli equilibri economici della Banca, dopo anni contrassegnati da scelte sbagliate e gestioni discutibili, dando prospettive di rilancio e consolidamento sia finanziario che occupazionale. Ci è stato comunicato che questa scelta debba essere accompagnata dalla condivisione del “piano industriale” della Banca e dalla massima trasparenza sulle modalità di emissione e negoziazione del titolo da parte della Carisp.

E’ indispensabile che Carisp raggiunga al più presto risultati di gestione positivi, in maniera di sollevare lo Stato dall’onere degli interessi sulle obbligazioni irredimibili e consentire il loro rimborso progressivo.

Per la Confederazione Democratica è indispensabile che l’emissione di tale titolo (ma più in generale riguardo a tutti i titoli del debito pubblico sammarinese), sia accompagnata dalla creazione di un mercato secondario regolamentato e vigilato da Banca Centrale, nell’ambito del quale anche la clientela privata possa negoziare liberamente i titoli – che preveda l’obbligo di riacquisto da parte delle banche – senza correre il rischio di vedersi bloccare i propri risparmi a causa della impossibilità di cedere i titoli acquistati.

Ma per poter realizzare tutto questo è indispensabile che il sistema bancario venga finalmente messo in piena sicurezza, argomento riguardo al quale la CDLS già da tempo sollecita all’Esecutivo la convocazione di un tavolo di confronto.

Il Segretario Generale della CDLS ha espresso la necessità di un più approfondito confronto sul cosiddetto “prestito ponte” di 150 Milioni: preso atto di quanto comunicato nel corso dell’incontro riguardo alla indispensabile riservatezza che contraddistingue operazioni finanziarie di questo tipo, è indispensabile che le parti sociali siano coinvolte maggiormente, soprattutto rispetto all’utilizzo delle risorse. Anche rispetto all’emissione di titoli di debito pubblico fino a 500 Milioni di Euro, riservati al mercato internazionale e interno, per la CDLS è necessario che il Sindacato e le forze imprenditoriali siano parte attiva e propositiva riguardo ai progetti di sviluppo e rilancio del Paese.

E’ ORA DI DOTARE IL PAESE DI UN PIANO PLURIENNALE DI SVILUPPO

La CDLS rivendica il proprio ruolo di controllo e proposta rispetto all’utilizzo di queste preziose risorse economiche e ritiene necessario il più ampio coinvolgimento delle forze sociali ed economiche per la definizione di un concreto “piano di sviluppo pluriennale” per il Paese, coordinando e condividendo le “linee guida” che dovranno indirizzare gli interventi, gli investimenti ed i progetti.

DALL’EMERGENZA SANITARIA E SOCIALE SI ESCE CON LA FORZA DELL’UNITA’

La Confederazione Democratica è fermamente convinta che per consolidare la fiducia degli investitori esterni nel nostro Paese dobbiamo essere tutti noi, per primi, a credere nel suo rilancio e nel suo futuro. Non si fa certamente il bene della Repubblica di San Marino, dei suoi cittadini e dei lavoratori continuando a ripetere sui social media o sulla stampa che il nostro è un sistema economico “poco affidabile” o peggio ancora “sull’orlo del fallimento”. “Cui prodest” questo comportamento?

Una più ampia coesione sociale e tra categorie, un piano di sviluppo credibile e la messa in sicurezza dell’economia del Paese sono gli indispensabili presupposti per ricreare la fiducia dei cittadini, dei risparmiatori e degli investitori, con l’obiettivo di riportare preziose risorse economiche nelle nostre Banche: per la CDLS non è certamente auspicando tassazioni straordinarie o ipotizzando dannosi ed iniqui prelievi forzosi che si rilancia l’economia di San Marino. La strada da percorrere deve essere quella dello sviluppo sostenibile e della coesione sociale e non certo quella della decrescita (in)felice e della contrapposizione tra categorie di cittadini e lavoratori.

La CDLS non intende prestarsi a questa strategia perdente e ribadisce con forza che oggi più che mai è indispensabile un “Patto sociale per il futuro di San Marino”!