Paolo Bandini Callegari: “Un monumento per ricordare Gino Strada”

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UN MONUMENTO PER RICORDARE GINO E TERESA STRADA che furono i medici dei poveri del mondo

Lo conobbi nel 2008 quando con alcuni amici organizzammo una raccolta fondi per EMERGENCY. Poi arrivò lui, i capelli perennemente arruffati e il viso segnato di chi notti bianche ne ha passate tante, in viaggi scomodi e polverosi o al capezzale di pazienti straziati dalla guerra, sotto improbabili ospedali da campo. Non sorride mai, forse ne ha viste troppe, ma davanti ad una tagliatella e a un bicchiere di vino ridiventa quel ragazzo del MOVIMENTO STUDENTESCO, si parla di Milano e di Bologna in quegli anni in cui si era sognato di cambiare il mondo, delle divergenze con Mario Capanna alla Statale e degli ideali di libertà e di eguaglianza che ci sono stati rubati. Dei compagni di lotta che hanno tradito questi ideali trasformandosi in politici volta gabbana, per l’occasione volano anche due pugni sul tavolo “proprio come negli anni della contestazione , di quella vera e pura che oggi lascia solo un ricordo sbiadito”. Ma per MARIO è diverso, forse sarà stato l’incontro con TERESA, ma ad un certo punto della sua vita il futuro gli appare chiaro vuole CURARE LA GENTE CHE SOFFRE… e Teresa gli sarà accanto, lei è un insegnante e Il principio su cui si basa il suo insegnamento è: cercare sempre chi c’è dietro i re, i grandi conquistatori e in genere chi detiene ricchezze e potere. La sua bibbia è la poesia di Bertold Brecht Domande di un lettore operaio, ai tempi famosissima cui si ispirò, tra gli altri, Dario Fo nella Canzone del faraone (1971) e nello spettacolo El vilano e el faraon (1977). Ma facciamo un passo indietro per conoscere meglio il DOTTOR GINO STRADA che: si laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università Statale di Milano e si specializza in Chirurgia d’Urgenza. Per completare la formazione da medico-chirurgo, negli anni Ottanta vive per 4 anni negli Stati Uniti, dove si occupa di chirurgia dei trapianti di cuore e cuore-polmone presso le Università di Stanford e di Pittsburgh. Si sposta poi in Inghilterra e in Sud Africa, dove svolge periodi di formazione presso l’ospedale di Harefield e presso il Groote Schuur Hospital di Città del Capo.
Nel 1988 decide di applicare la sua esperienza in chirurgia di urgenza all’assistenza dei feriti di guerra. Negli anni successivi, fino al 1994, lavora con la Croce Rossa Internazionale di Ginevra in Pakistan, Etiopia, Tailandia, Afghanistan, Perù, Gibuti, Somalia, Bosnia.
“Quel che facciamo per loro, noi e altri, quel che possiamo fare con le nostre forze, è forse meno di una gocciolina nell’oceano. Ma resto dell’idea che è meglio che ci sia, quella gocciolina, perché se non ci fosse sarebbe peggio per tutti. Tutto qui. È un lavoro faticoso, quello del chirurgo di guerra. Ma è anche, per me, un grande ONORE !!
La nascita di EMERGENCY
Nel 1994, l’esperienza accumulata negli anni con la Croce Rossa spinge Gino Strada, insieme alla moglie Teresa Sarti e alcuni colleghi e amici, a fondare EMERGENCY, Associazione indipendente e neutrale nata per portare cure medico-chirurgiche di elevata qualità e gratuite alle vittime delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà.
Il primo progetto di EMERGENCY, che vede Gino Strada in prima linea, è in Ruanda durante il genocidio. Poi la Cambogia, Paese in cui resta per alcuni anni.
Nel 1998 parte per l’Afghanistan: raggiunge via terra il nord del Paese dove, l’anno dopo, EMERGENCY apre il primo progetto nel Paese, un Centro chirurgico per vittime di guerra ad Anabah, nella Valle del Panshir.
Gino Strada rimane in Afghanistan per circa 7 anni, operando migliaia di vittime di guerra e di mine antiuomo e contribuendo all’apertura di altri progetti nel Paese.
Oggi EMERGENCY è presente in Afghanistan con 3 ospedali, un Centro di maternità e una rete di 44 Posti di primo soccorso.
Dal 2005 inizia a lavorare per l’apertura del Centro Salam di cardiochirurgia, in Sudan, il primo Centro di cardiochirurgia totalmente gratuito in Africa. Nel 2014 si reca in Sierra Leone, dove EMERGENCY è presente dal 2001, per l’emergenza Ebola.
EMERGENCY ha curato oltre 11 milioni di persone. L’utilizzo dei fondi e la ripartizione delle spese nei progetti sono da sempre resi pubblici nel Bilancio di EMERGENCY e nel Report di sostenibilità
Nel 2015 Gino Strada, chirurgo di guerra e UOMO DI PACE ha ritirato a Stoccolma il “Right Livelihood Award”, il “Premio Nobel alternativo”, nato per «onorare e sostenere coloro che offrono risposte pratiche ed esemplari alle maggiori sfide del nostro tempo.  Questa la motivazione per l’assegnazione del Premio: ”Per la sua grande umanità e la sua capacità di offrire assistenza medica e chirurgica di eccellenza alle vittime della guerra e dell’ingiustizia, continuando a denunciare senza paura le cause della guerra”

A MARIO e TERESA STRADA LA SERENISSIMA REPUBBLICA DI SAN MARINO “ANTICA TERRA DI LIBERTÀ” DOVREBBE PROPRIO DEDICARE UN PERENNE RICORDO qui dove 100.000 vite sono state salvate si può amare un medico che di vite ne ha salvate ben 11 milioni!

Di Paolo Bandini Callegari