Festa dell’Amicizia del Pdcs – Il resoconto della seconda serata

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Pienone per la II serata della 48a Festa dell’Amicizia del Partito Democratico Cristiano
Sammarinese, che continuerà stasera domenica 22 agosto, in piazza Bertoldi, agli Orti Masi e sulla Terrazza Ex-Ritrovo di Serravalle.
In Piazza Bertoldi, la serata è stata animata dai ballerini di Mirco e Sandra, seguiti da la
Tarantinata, orchestra Matteo Tarantino con Daniele e Lia Tarantino, Paolo Tarantino e Serena Tarantino.
Agli Orti Masi, il Live Festival ha fatto ballare e cantare i giovani con la musica delle band Coffee acustic guitar solo, i Bash, i Thunder Brothers, i Lady Zeppelin and the Groove e Band Alibi, e Roberto Pambianchi, con il tributo a Lucio Battisti.
Sulla terrazza dell’Ex-Ritrovo, la seconda serata politica ha analizzato il tema “DAVANTI ALLE SFIDE DELL’OGGI: POSSIAMO AFFRONTARLE SENZA AUMENTARE LA DEMOCRAZIA?”, alla presenza di Luca Beccari (Segretario di Stato per gli Affari Esteri), Gian Nicola Berti (NPR), Rossano Fabbri (MIS), Lorenzo Forcellini Reffi (Domani-Motus Liberi), Nicola Renzi (Repubblica Futura), Dalibor Riccardi (Libera), Pasquale Valentini (Presidente del Consiglio Centrale del PDCS) e Gian Matteo Zeppa (Movimento Civico RETE), moderati da David Oddone.
David Oddone introduce partendo dal e sottolineando come anche recentemente, un popolo come l’Afghanistan, in poco tempo sta perdendo il proprio status democratico. E’ Pasquale Valentini che spiega il senso della tematica: «la Democrazia Cristiana è nata per un’esigenza di democrazia e pensiamo alla vita del nostro partito come servizio alla democrazia del nostro Paese. Non è pensabile – continua Valentini – una soluzioni stabile ai problemi se non con un coinvolgimento ampio, perché la democrazia è prima di tutto “l’atteggiamento” attraverso il quale si mettono in piedi le decisioni. Rispetto alla verifica di Maggioranza, Valentini chiarisce che le cose non vanno mai avanti per inerzia, ma rivalutando di volta in volta le motivazioni e le modalità. A questo serve le verifica. Per Valentini serve anche trovare una sintesi sulle riforme della giustizia. «Noi dobbiamo dimostrare di essere adeguati a questi passaggi. Non possiamo giocare con la politica. Se vogliamo ottenere risultati – continua il Presidente PDCS -serve perfezionarsi e decidere, dando con chiarezza la direzione di marcia, perché si capisca esattamente dove vogliamo andare, liberi da interessi che potrebbero vincolare il Paese. Dobbiamo aiutarci, non combatterci. Il nostro Paese ha bisogno di trovare le ragioni per fare comunità».
Rossano Fabbri di MIS, se sul piano formale la democrazia a San Marino è garantita, bisogna valutare se effettivamente tutti i diritti sono garantiti in maniera sostanziale. Sulla verifica di Maggioranza il Consigliere del “gruppo misto” dice di non averne capito le reali ragioni, salvo la fuoriuscita dei due consiglieri da RETE, evidenziando anche la delicatezza del momento in cui è stata proposta. Fabbri, inoltre, evidenzia che nell’ultimo Consiglio la maggioranza si è trovata in disaccordo in almeno tre situazioni: vendita terreni, aborto e imprenditoria giovanile. Sul tema della giustizia, caro a Fabbri, la sua posizione si differenzia dal resto dell’opposizione. «Bisogna – chiarisce Fabbri – rimettere a posto i danni creati nei tempi più a meno recenti nel settore della
giustizia. La riforma va nella giusta direzione e la condivido».
Dalibor Riccardi di Libera sostiene che una mancanza di democrazia si avverte anche riguardo alla situazione del Consiglio Grande e Generale dove, piuttosto che legiferare, spesso ci si trova a ratificare cose “decise fuori”. Per Riccardi, le motivazioni della verifica sono le tematiche su cui le forze di maggioranza sono più distanti ed emergono difficoltà a trovare sintesi. Una problematica sicuramente è quella della sanità, dove il Direttore Generale ha lasciato il proprio incarico e serve trovare soluzioni. «Libera farà sempre la sua parte per essere propositiva – chiosa Riccardi – ma la domanda più importante è se questa maggioranza abbia finito di fare la politica dello specchietto retrovisore che dando la colpa agli altri».
Lorenzo Forcellini Reffi di Domani-Motus Liberi introduce dicendo che la Democrazia va
sostenuta e difesa , ma che ha le proprie basi sul consenso e sul peso politico. Serve pari dignità e la possibilità per ogni forza politica, grande o piccola di esprimere le proprie competenze, di poter dare il proprio contributo concreto alla risoluzione dei problemi. Sulla verifica, il presidente di Motus sostiene che sia utile andare diretti sui problemi di risolvere e per il resto continuare a confrontarsi sui problemi, sapendo che di sfide ce ne sono tante da affrontare. «Serve certezza del diritto per San Marino – sostiene Reffi – perché ogni investitore chiede questa garanzia per investire. La condivisione sui grandi temi come la giustizia è fondamentale».
Per Gian Nicola Berti di NPR, Democrazia è partecipazione, consapevolezza, informazione e la possibilità di esprimersi in maniera libera. A San Marino c’è democrazia e consapevolezza, vista la scelta netta fatta dalla cittadinanza alle ultime elezioni, proprio per aver compreso la gravità dei problemi creati dal governo precedente. Non c’è, però, vera democrazia se non c’è vera informazione, perché se l’informazione è distorta, anche la possibilità di comprendere e di esprimersi dei cittadini può essere falsata. Il Consigliere di NPR chiarisce che durante la verifica una maggioranza eterogenea è stata capace di confrontarsi, analizzare i problemi e trovare soluzioni. «La gestione della situazione critica di questo anno e mezzo – chiarisce Berti – ha mostrato la capacità di confronto nonostante le difficoltà incontrate. Il programma di governo, resta lo stesso, la compagine di Governo e la Maggioranza pure. Ci sono state tensioni, ma non dimissioni». Sulla giustizia Berti mostra la tipicità del nostro Paese, con un Tribunale unico ed il percorso di progressiva indipendenza della Magistratura, sulla base delle indicazione del GRECO, che deve ancora essere completata. «La garanzia del diritto passa attraverso un Tribunale efficiente. Aver messo a capo del nostro Tribunale una persona come il Presidente Canzio è una certezza per poter crescere e migliorare».
Gian Matteo Zeppa di RETE sostiene che San Marino sia una vera democrazia, ma per alcune problematiche mancano ancora gli “anticorpi” per evitare le distorsioni. La difesa dei “potentati” degli scorsi anni, che puntavano ad ottenere propri interessi particolari, è stata un vulnus della nostra democrazia. Per il Capogruppo di RETE la verifica non ha un’accezione negativa. E’ uno strumento di democrazia applicato all’interno della Maggioranza. «Ci siamo trovati a dover affrontare in maniera eccezionale la pandemia a San Marino. Abbiamo assistito ad un miracolo con le limitazioni che avevamo. La fuoriuscita delle nostre consigliere e la fluidità di alcune forze di
Maggioranza ci ha portato a richiedere una verifica». La verifica non è chiusa nel senso che le

prossime tematiche richiederanno un confronto continuo, ma le speculazioni su una crisi di governo sono solo speculazioni. Sulla giustizia, come Presidente della Commissione Giustizia, Zeppa ha illustrato il percorso di confronto svolto sul progetto di legge dell’Ordinamento Giudiziario che sarà analizzato nel prossimo Consiglio, e sul quale le Commissione consigliari si sono confrontati con lo stesso Dirigente del Tribunale, e che sul quale c’è apertura ad ogni confronto ulteriore e modifica migliorativa.

Nicola Renzi di Repubblica Futura sostiene che la tecnocrazia sia una deriva della democrazia. Se è vero che la democrazia moderna si basa sul diritto di ognuno scegliere chi lo governa, serve anche responsabilità, competenza, conoscenza e mettersi in discussione, proprio da parte di chi sceglie e di chi governa. Il sistema democratico attuale è un sistema fragilissimo e giovanissimo, ed è tutt’altro che acquisito definitivamente. Per Renzi la verifica si è aperta perché «Rete si è rimangiata tutto ciò che promesso e ha dovuto sottostare ai dictat degli alleati. Di fronte alla debacle non sa più come gestire la situazione. Non si capiscono i motivi di questa verifica, chiarite cosa sta succedendo e cosa farete per il Paese». Secondo Renzi, in questa legislatura sono state fatte cose che “gridano vendetta” per sovvertire decisioni prese nella legislatura precedente e cacciare i giudici dal Tribunale. «Sulle leggi proposte non mi esprimo – continua Renzi – perché non le ho viste. Sull’ordinamento giudiziario alcuni principi sono condivisibili, ma altri non li condivido assolutamente, come quello di fare giudici di serie A e di serie B».

Il Segretario di Stato per gli Affari Esteri Luca Beccari interviene sostenendo che la democrazia non è un valore “impiantabile” e l’Afghanistan ne è la prova, visto che dopo vent’anni si è tornati al regime precedente. «Le sfide del futuro richiederanno per San Marino un approccio democratico. Dopo la riconversione economica, il nostro Paese, non ha ancora trovato una strada precisa di sviluppo ed una soluzione definitiva ad alcune criticità di base che ci trasciniamo da alcuni anni. Serve un confronto allargato. Sull’Afghanistan noi siamo stati i primi a spingere per una risposta multilaterale, facendo nostra la proposta del Segretario Generale dell’ONU». Sulla verifica, Beccari chiarisce: «Abbiamo dato vita a questa Maggioranza e Governo per superare le difficoltà del Paese. Quando siamo andati alle elezioni del 2019 nessuno dei problemi aveva trovato soluzioni. Ricordo il tavolo istituzionale del governo precedente, per parlare di una finanziaria con un disavanzo allucinante. Il confronto nato dalla verifica serve per avere una forza propulsiva per andare avanti e nessuno ha messo in discussione i pilastri di questa maggioranza che non ha perso la fiducia di nessun consigliere». La maggioranza vuole andare avanti dando forza all’azione di governo. Secondo Beccari, approcciare la riforma della giustizia pensando a prendere le parti in maniera scomposta, dei vari attori che negli ultimi tempi hanno determinato le vicende del Tribunale è sbagliato. «Nel processo di riconversione economica di San Marino, quando anche nel nostro Paese è emerso un sommerso che andava gestito e curato, come le infiltrazioni malavitose, il nostro Tribunale si è trovato di fronte a complessità ed intrecci con la politica che ne hanno creato criticità. Questi provvedimenti cercano di proiettare il nostro sistema verso un modello conforme agli organismi internazionali e idi garanzia per tutti».

Il video integrale della serata è sulla pagina facebook del PDCS, e sul sito www.pdcs.sm troverete anche tutte le immagini della serata di ieri nella gallery.

Questa sera, domenica 22, alle 20.30, in piazza Bertoldi, interverrà il Vice-Segretario Politico del PDCS Manuel Ciavatta per proporre agli amici del PDCS e a tutta la cittadinanza la propria riflessione politica.

A seguire, in Piazza Bertoldi saranno presenti i ballerini Rimini Dance Company e Marianna Lanteri e la sua orchestra, mentre agli orti Masi, per i più giovani, la musica delle band Outlaw e Pangea, e serata tributo a Ligabue con gli Stranieri.

Durante tutta la Festa, inoltre, troverete stand espositivi e la ruota della fortuna.

Domenica sera, a conclusione della festa ci sarà l’estrazione della Lotteria dell’Amicizia 2021 che, quest’anno, mette in palio 3.500 € e numerosi altri premi.

Per maggiori informazioni su tutto il programma della festa potete consultare: il sito del PDCS www.pdcs.sm la pagina Facebook del PDCS: www.facebook.com/PDCS.SanMarino