COP26, il discorso degli Ecc. Reggenti a Glasgow

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Prosegue la fruttuosa missione istituzionale di San Marino alla COP26 a Glasgow, oggi al secondo giorno di lavori.
Nella tarda mattinata di oggi, gli Ecc.mi Capitani Reggenti, Francesco Mussoni e Giacomo Simoncini, sono intervenuti al World Leader Summit della COP26, pronunciando il proprio discorso, insieme ai Capi di Stato e di Governo di svariati paesi partecipanti alla Conferenza.
Tra i temi trattati nell’intervento, la Reggenza ha sottolineato la volontà di San Marino di ampliare ed intensificare la cooperazione con gli altri Stati, soprattutto in ambito multilaterale, al fine di favorire in particolare il finanziamento e la messa in pratica di progetti congiunti.
“invitiamo i piccoli Stati ad unire insieme i propri sforzi per implementare iniziative comuni che diversamente sarebbero al di fuori della nostra portata. – ha pronunciato la Reggenza durante il suo intervento – Non possiamo non lanciare un appello, anche alle Organizzazioni Internazionali affinché vengano ideati nuovi sistemi che permettano ai piccoli Stati di offrire un contributo più solido e sostanziale a livello multilaterale. Come ci insegna la storia delle Nazioni Unite, insieme siamo tutti più forti. E San Marino vuole essere attiva insieme alle altre Nazioni, ora più che mai.”
La Reggenza ha inoltre sottolineato l’impegno attivo di San Marino riguardo alle tematiche ambientali, riportando all’assemblea internazionale le importanti strategie già messe in atto dalla Repubblica quali l’istituzione nel 2019 del Tavolo per lo Sviluppo Sostenibile e la pubblicazione quest’anno del primo Voluntary National Review delle Nazioni Unite, in merito all’implementazione dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030.
Con la sua presenza, la Repubblica si impegna a condividere e a far fronte alle sfide proprie dell’importante meeting internazionale, anche sulla base delle risoluzioni del G20 appena conclusosi a Roma.
“San Marino si pone l’obiettivo di agire su due linee fondamentali. – ha dichiarato alla stampa il Segretario di Stato Beccari – La prima mira a creare le condizioni per una cooperazione con gli altri Stati, soprattutto in ambito multilaterale, che possa favorire in particolare il finanziamento e la messa in pratica di progetti congiunti. La seconda mira a trasformare il territorio in un “laboratorio” a cielo aperto, che possa favorire l’ideazione di progetti pilota e attirare innovazione.”