Pensionati CDLS: “Stop all’acquisto del robot chirurgico”

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Fermate il costoso acquisto del robot chirurgico per investire di più nei servizi sanitari pubblici”. È un vero e proprio appello quello che Pier Marino Canti, segretario della Federazione Nazionale Pensionati CDLS, ha lanciato al Governo durante la riunione del direttivo.  Il capitolo sanità ha tenuto banco durante il vertice della Federpensionati, dove è emersa “forte preoccupazione” sia per il moltiplicarsi di incarichi a professionisti forensi, fatti spesso ignorando le vigenti normative del pubblico impiego, sia per il perdurare dei problemi e dei tempi di attesa dopo l’introduzione della Centrale Operativa Territoriale (COT).

 

Ma è la proposta avanzata dal Direttore Generale dell’ISS di acquistare un robot per interventi chirurgici di precisione dal presunto costo di 3 milioni di euro a finire al centro delle critiche.

Il segretario FNPS-CDLS per prima cosa chiede se l’acquisto del robot sia stato adeguatamente valutato e discusso dalla Consulta Socio-sanitaria dell’ISS: “Riteniamo che non siano state esaminate con attenzione le rilevanti spese di manutenzione e, soprattutto, i costi-benefici di tale investimento. Non vorremmo pensare che questa costosissima attrezzatura finisca per restare quasi inutilizzata sia a causa della mancanza di medici adeguatamente formati, che, ancor più grave, per la insufficienza di interventi da effettuare”.

 

Da qui l’appello al Governo: “Per la Federazione Nazionale Pensionati della CDLS è indispensabile che il Governo fermi immediatamente questa spesa difficilmente giustificabile ed attivi celermente tutte le necessarie verifiche di sostenibilità dell’investimento, ivi compresi gli indispensabili passaggi autorizzativi e di verifica nella Consulta Socio-sanitaria. Se abbiamo realmente la disponibilità economica per investire tre milioni di Euro, soprattutto in questo momento di crisi e ristrettezze, credo che sia più opportuno investirli per il rilancio dei servizi dell’Ospedale di Stato, per potenziare le strutture di diagnosi preventiva, per far diminuire i tempi di attesa per le visite mediche, per potenziare i Centri Salute territoriali”.  

 

Il direttivo FNPS ha quindi spostato l’attenzione sul fronte della le grandi riforme: pensioni e IGR in primis. “L’auspicio – puntualizza il Segretario Canti – è che il percorso delle riforme strutturali, indispensabili per garantire un futuro più stabile e sicuro a San Marino, siano equilibrate, sostenibili, concertate con le organizzazioni sindacali e soprattutto che vedano il contributo reale di tutte le componenti economiche e sociali del Paese”. E aggiunge che “come pensionati non siamo d’accordo con provvedimenti che, in nome di una improbabile equità al ribasso, prevedano tagli lineari e soprattutto vigileremo affinché non intervengano tagli allo stato sociale ed interventi penalizzanti a carico dei soli pensionati e lavoratori dipendenti.”  

 

Sempre sul tema delle riforme, una parte rilevante della riunione è stata dedicata alla riforma pensionistica, il cui confronto sta proseguendo con incontri a cadenza quasi settimanale. Per il Segretario FNPS “non è ammissibile che nell’ambito della riforma previdenziale, sulla quale è tuttora in corso il confronto tra Segreteria Sanità e Sindacato, in nome dell’equità di trattamento per i futuri pensionati, si intervenga con il meccanismo odioso del contributo di solidarietà per abbattere  le prestazioni pensionistiche maturate nel passato, in vigenza di regole pro-tempore più favorevoli per i lavoratori”.

 

Altro punto sul quale la FNPS CDLS ha una posizione nettamente contraria è quello relativo al previsto cumulo della pensione sammarinese con quelle eventualmente percepite all’estero per il calcolo del “contributo di solidarietà” e inoltre ritiene inaccettabile un ulteriore incremento delle percentuali di questo contributo, che hanno il solo obiettivo di fare cassa a danno dei pensionati. “Non va sottovalutata – sottolinea invece Pier Marino Canti – la necessità di prevedere una rivalutazione automatica degli assegni pensionistici, in particolare di quelli più bassi, in base all’incremento della percentuale dell’inflazione e tenuto conto del rilevante aumento dei costi per i beni di prima necessità e delle utenze domestiche.”

 

In vista dell’inizio del confronto con il Governo sulla riforma fiscale, il Segretario FNPS fa sapere che “vigileremo affinché si introducano rigide norme anti elusione ed evasione fiscale e relative sanzioni per i furbetti dell’IGR. Dovranno poi essere conservate tutte le deduzioni/detrazioni che hanno una forte ricaduta sociale, quali le spese mediche, odontoiatriche e diagnostiche, le protesi dentarie e sanitarie, le spese relative alle tasse scolastiche, l’assistenza alle persone inferme e potenziate quelle relative alle rette degli asili nido e baby-sitter e le spese relative alla disabilità o inabilità delle persone anziane. Andrà quindi valorizzata la Smac come strumento di lotta all’elusione ed evasione fiscale, salvaguardando la ‘no tax area’ ed il relativo meccanismo di calcolo su stipendi e pensioni”.

 

Il Direttivo della FNPS-CDLS si riconvocherà nelle prossime settimane per valutare la situazione e informerà puntualmente le pensionate ed i pensionati sammarinesi: “C’è necessità di mantenere alta l’attenzione sulle riforme – conclude il Segretario Canti – perché i diritti conquistati con grandi sacrifici si possono vanificare in poco tempo”.