“Proseguono le spese folli del Governo! Una settimana in Egitto con una super delegazione!”

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Libera nei giorni scorsi ha presentato una Interpellanza in merito alle trasferte di delegazioni e membri di Governo effettuate dal primo gennaio 2020.
Fino a Ottobre 2022 da quanto risulta sono stati spesi esattamente 223.996,45 euro in trasferte istituzionali. È quanto emerge infatti dalla risposta della Segretaria agli esteri.
Una cifra considerevole anche in virtù delle difficoltà finanziarie in cui verte il nostro Paese e anche perché c’è stato il Covid che, per un paio di anni, ha ridotto di molto la possibilità per viaggi e trasferte.
Nella risposta che ci e’ arrivata balza agli occhi, per esempio, la trasferta a Glasgow del 25 ottobre 2021 dove sono stati spesi esattamente 16 mila e 390,09 con delegazione che era composta dai Capitani Reggenti ma anche dai Segretari Beccari e Canti, per la 26° conferenza COP 26.
Proprio per la COP 27 che ha avuto luogo dal 6 al 18 novembre 2022 a Sharm El-Sheikh, Repubblica Araba di Egitto ci troviamo di fronte all’ennesima delibera con la superdelegazione capeggiata dal Segretario Canti.
Una settimana in Egitto nella seppur importante iniziativa poteva, a nostro avviso, essere gestita diversamente, ma quello che più stride e’ un’altra cosa. Infatti insieme a Canti ha presenziato all’iniziativa anche la Direttrice dell’AASLP Barulli spesata con imputazione sul relativo bilancio AASLP.
Innanzitutto vorremmo comprendere per quali ragioni ha partecipato avendo delle funzioni differenti rispetto ai temi politici ed istituzionali trattati dalla Conferenza degli Stati Parte alla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici.
Perdipiù crediamo che una maggiore oculatezza nelle spese e nella composizione delle delegazioni istituzionali in viaggio per gli incontri ufficiali, sarebbe assolutamente necessario.
Ma si sa questo Governo, ormai completamente slegato dalla realtà, preferisce l’immagine, le foto di rito, ai risultati concreti.
Infine una considerazione politica: speriamo che Rete che fino a 3 anni fa faceva l’elenco delle spese con la tanto “temuta” rubrica “come ti spenno in consulenze” oggi finita ovviamente nel dimenticatoio, possa alzare la testa rispetto a questa modalità di gestione dei soldi pubblici.
Noi continueremo a denunciare e a criticare queste situazioni specialmente perché si prosegue sulla strada delle consulenze e delle spese inutili mentre si chiedono sacrifici alla cittadinanza.
Un ossimoro inaccettabile.
Libera