“Contratti scaduti, inaccettabile l’atteggiamento dilatorio delle controparti”

0
85

Una panoramica di alcuni tra i diversi contratti di lavoro scaduti è stata tracciata nell’ultima puntata di “CSdL Informa”. Protagonisti i rappresentanti delle due Federazioni CSdL impegnate nei rinnovi contrattuali dei rispettivi settori; Matteo Missiroli, funzionario della Federazione Costruzioni e Servizi, e Antonio Bacciocchi, Segretario del Pubblico Impiego.

In questo contesto, non poteva mancare un riferimento alla festa per la celebrazione dei 40 anni dell’AASLP organizzata dalla Segreteria per il Territorio per la serata del 30 novembre, rispetto alla quale le Federazioni Servizi delle tre organizzazioni sindacali nei giorni scorsi hanno espresso una posizione pubblica, per sottolineare come ai salariati dell’Azienda dei Lavori Pubblici questa iniziativa sia risultata del tutto fuori luogo. Anzi, si tratta di un vero e proprio schiaffo agli stessi lavoratori, in lotta per il rinnovo del contratto, scaduto da ben 12 anni; la trattativa per il contratto avviata da questa primavera è ancora ferma, con un Governo arroccato su proposte di aumento di pochi spiccioli.

Anche alla luce dell’esito dell’incontro in programma domani con la delegazione di Governo sul rinnovo del contratto AASLP, i lavoratori stanno valutando le eventuali ulteriori iniziative a sostegno del loro diritto ad aumenti economici soddisfacenti, che riconoscano la loro professionalità e mettano un freno alla costante erosione provocata da un’inflazione che da tempo è tornata a galoppare.

Nei giorni scorsi è uscito un comunicato della Segreteria Territorio, in cui si pontifica questa ricorrenza dei 40 anni dell’AASLP e al contempo si rivolgono lodi sperticate verso i dipendenti. Nel comunicato si parla di valorizzare le donne e gli uomini che lavorano nell’Azienda, e di dare loro un giusto riconoscimento. Ma allora perché il Governo non si decide a rinnovare il contratto?

L’impegno che si era preso la Segreteria di Stato Territorio, a seguito di una delibera del Congresso di Stato, era di rinnovare il contratto entro lo scorso giugno. La nuova proposta del Governo ora contiene l’impegno a sottoscrivere il contratto dei salariati e di tutta la PA entro giugno 2023, e al contempo, in attesa di questi rinnovi, a riconoscere un acconto ai lavoratori di questi settori. Le proposte di acconto inizialmente erano inaccettabili. Le ultime proposte sono oggetto di approfondimento per quanto riguarda la Pubblica Amministrazione, mentre rimangono insoddisfacenti per i salariati AASLP.

Per quasi tutti gli altri contratti del settore costruzioni e servizi la situazione non è migliore. I lavoratori del commercio, dal canto loro, hanno dato vita ad uno sciopero lo scorso 4 novembre, pienamente riuscito, per cercare di sbloccare una trattativa aperta nel giugno scorso ma ancora in fase di stallo. Le controparti sono ancora ferme alle percentuali, fin troppo esigue, presentate a inizio trattativa. OSLA e USC si sono rese disponibili ad un incontro previsto per il 29 novembre; far passare un mese dallo sciopero per riprendere il confronto, la dice lunga sulla volontà delle controparti di trovare un accordo.

L’unico contratto in cui la trattativa sta procedendo è quello dell’edilizia; sembra ci sia la volontà di trovare un accordo per arrivare alla firma del rinnovo contrattuale.

Bloccata è anche la situazione del contratto per i dipendenti della Pubblica Amministrazione, anch’esso scaduto da oltre dodici anni. Che il datore di lavoro pubblico, che occupa più di 3600 dipendenti, sia quello che ha il contratto scaduto da così tanto tempo, è un aspetto poco edificante. Lo Stato dovrebbe fare da apripista nei rinnovi contrattuali, provvedendo a rinnovare per tempo quello dei propri dipendenti, con contenuti soddisfacenti; ciò darebbe un impulso e un’indicazione precisa anche ai rinnovi contrattuali degli altri settori.

L’accordo di stabilizzazione firmato nel giugno scorso prevedeva la partenza del negoziato per il rinnovo del contratto PA fin dal mese di luglio, ma il Governo ha completamente disatteso questo impegno. Le Federazioni del Pubblico Impiego stanno lavorando per presentare a breve una piattaforma rivendicativa del pubblico impiego, per spingere il Governo a farsi parte attiva nel rinnovo dei contratti del settore pubblico, ma anche per promuovere politiche volte a dare risposte alle famiglie e ai lavoratori in difficoltà.

L’altro importante tema della 37a puntata di CSdL Informa, il debito estero, verrà trattato un una successiva comunicazione.