Le opposizioni contestano la maggioranza: “Quando si deve raccontare il falso per giustificare la propria incapacità”

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Non possiamo rimanere silenti a seguito di quanto dichiarato lo scorso giovedì dai capigruppo di maggioranza in conferenza stampa, evidentemente convocata con la finalità di provare a giustificare a livello politico qualcosa che da molto tempo non capitava: la mancata ratifica del progetto di legge di variazione al bilancio.
Una conferenza dove, invece di chiedere scusa alla cittadinanza per aver di fatto – con la propria arroganza e incapacità di trovare una mediazione – gettato nel bidone una settimana di lavori consiliari, si trova costretta a raccontare cose del tutto false e inventate per tentare di giustificarsi.
Non c’è stata nessuna crociata, guidata da nessuno, per bloccare i lavori: c’era un accordo in Ufficio di Presidenza, con un impegno preso dagli stessi capigruppo di maggioranza, che ora forse se lo sono dimenticato, di limitare il testo a soli interventi tecnici di bilancio. Va detto che in ragione di questa precisazione i gruppi consiliari di opposizione hanno consentito il deposito del testo ed il suo esame in prima lettura nella sessione consiliare di agosto, benché il governo non avesse rispettato i termini previsti dalla legge. Invece in seconda lettura il Governo ha depositato un emendamento che modifica la configurazione dei dipartimenti PA senza alcun confronto, oltre ad altri emendamenti che non possono certo definirsi tecnici.
L’apice della menzogna però si raggiunge quando viene detto dal capogruppo di Libera che c’è rammarico per il mancato accordo su proposte riguardanti welfare, scuola, casa: negli incontri fatti, nessuno degli esponenti di quel gruppo si è speso seriamente perchè tali emendamenti venissero accolti. Forse dovrebbe rammaricarsi col suo stesso gruppo politico, che non ha presentato nessuna proposta in proposito.
Non è quindi mai stata veramente cercata, in sintesi, una vera mediazione per cercare di concludere con successo l’approvazione della legge. Non possiamo poi nemmeno accettare che venga detto, in più sedi, che la pretesa – da parte delle forze di opposizione – che vengano rispettate le leggi e che la conseguente diatriba politica che si sviluppa siano la causa della disaffezione dei cittadini alla politica: la disaffezione nasce proprio dal fatto che i cittadini sono stanchi di vedere che in questo Paese chi fa quello che gli pare la passa sempre liscia.
Continueremo a fare il nostro quotidiano lavoro, come sempre, per portare proposte volte a risolvere i problemi di chi abita nella nostra meravigliosa Repubblica.

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