Nuove opportunità per i giovani sammarinesi nel Regno Unito

0
27

Il Regno Unito, dopo aver ufficializzato la sua uscita dall’Unione Europea, ha aggiornato dal 1° di gennaio i criteri per l’ingresso e permanenza in territorio, ispirandosi a regole e principi vigenti già da anni in Australia. Per entrare nel Paese occorrerà quindi essere in possesso di un passaporto valido ed essere muniti di visto, da conseguire almeno tre giorni prima della partenza per la Gran Bretagna. Tra le varie caratteristiche del nuovo modello, cambieranno anche le condizioni richieste per i visti di studio, che nella maggior parte dei casi verranno concessi per la durata del corso o per un totale di 12 mesi.
Tutto questo sarà applicato sia a paesi extra-europei che facenti parte dell’UE, con alcune eccezioni per Stati che potranno godere di condizioni speciali. Tra questi, grazie agli accordi siglati dall’Ambasciatore Britannico di San Marino Jill Morris e il Segretario di Stato agli Affari Esteri Luca Beccari, ci saranno proprio i cittadini sammarinesi.
I giovani della Repubblica di San Marino di età compresa tra i 18 e 30 anni potranno quindi usufruire di uno speciale visto della durata di 24 mesi, il Youth Mobility Scheme Visa (Tier5), da richiedere 3 mesi prima di iniziare il loro viaggio e dal costo di 244 sterline, estremamente più vantaggioso e economico rispetto al paritetico visto che dovrà richiedere, ad esempio, un cittadino italiano (il tier4) dal costo di 348 sterline e valevole solo per 12 mesi.
Tra i privilegi previsti dallo stesso ci sarà quello di permettere, nel periodo di validità, di entrare nel Regno Unito in qualsiasi momento e uscire e tornare in qualsiasi momento durante il proprio soggiorno. I cittadini sammarinesi potranno non solo studiare, ma anche svolgere la maggior parte delle professioni lavorative e costituire società, fatto salvo di non avere sedi di proprietà.
Questo accordo, oltre a confermare gli ottimi rapporti diplomatici esistenti tra la Repubblica di San Marino e la Gran Bretagna, fornirà nuove possibilità ai nostri giovani, che sempre più spesso manifestano il desiderio e l’esigenza di svolgere un periodo formativo e lavorativo all’estero. Tramite questa intesa, potranno integrare l’esperienza di viaggio con attività lavorative che, oltre che a garantire una forma di autosostentamento, potranno contribuire al perfezionamento del relativo profilo professionale.