“Non c’è pace senza sviluppo”

0
93

San Marino. Sabato 14 aprile preso il Palazzo dei Congressi Kursaal di San Marino dalle ore 9,00 alle 13,00 si svolgerà il convegno “Non c’è Pace senza Sviluppo. Pace e Sviluppo strumenti di lotta alla povertà”. Partendo dalla storia millenaria di libertà, pace e accoglienza della Repubblica di San Marino, l’Osservatorio Internazionale sui Diritti Umani nei Paesi del Mediterraneo (ODIMED) promuove una giornata di confronto sulle migliori strategie per prevenire i conflitti attraverso la cooperazione internazionale fra Stati, lo sviluppo dello Stato Sociale e la difesa dei Diritti Umani. Ogni guerra che si è consumata, e che si sta oggi consumando, ha visto sempre nell’agire delle parti la negazione dei Diritti Umani delle persone e dei popoli, la distruzione di interi paesi, con vittime sempre più numerose fra i civili.

Il tema è quanto mai attuale in questo periodo che vede migrazioni epocali di persone in fuga dai conflitti o alla ricerca di condizioni economiche e di vita migliori e sostenibili. Migrazioni di massa che mettono in difficoltà i paesi accoglienti e la loro popolazione, che a volte reagisce con comportamenti e giudizi negativi e di chiusura. La Risoluzione adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 25 settembre 2015, con l’adozione dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, prevede 17 obiettivi imprescindibili per trasformare il Mondo, fra i quali di particolare pertinenza in questo convegno il n° 10 sulla riduzione delle ineguaglianze culturali ed economiche all’interno di e fra le nazioni: il 10.7 chiede di rendere più disciplinate, sicure, regolari e responsabili la migrazione e la mobilità delle persone, anche con l’attuazione di politiche migratorie pianificate e ben gestite; il 10.4 indica la necessità di adottare politiche fiscali, salariali e di protezione sociale, per raggiungere progressivamente una maggiore uguaglianza.

L’obiettivo n° 16 chiede di promuovere società pacifiche ed inclusive per uno sviluppo sostenibile, garantire a tutti l’accesso alla giustizia e creare istituzioni efficaci, responsabili ed inclusive a tutti i livelli; il punto 16.2 si esprime in modo chiaro contro l’abuso, lo sfruttamento e il traffico di bambini; il 16.4 esige la riduzione significativa del finanziamento illecito e del traffico di armi, senza dimenticare la restituzione dei beni rubati e la lotta contro tutte le forme di crimine organizzato.

Diritti Umani di migranti, profughi e dei popoli accoglienti, con particolare attenzione alle migliori pratiche di inclusione e relativi aspetti giuridici al centro del dibattito della prima tavole rotonda; prevenzione dei conflitti, nella seconda, attraverso un cambio radicale dell’economia: lo sfruttamento verso le risorse dei paesi terzi e del lavoro delle persone, compreso lo sfruttamento ignobile del lavoro dei bambini, non devono esistere in un sistema di economia sostenibile! Al centro lo sviluppo: come promuoverlo e svilupparlo in modo armonico e rispettoso dei popoli e dell’ambiente.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here