Chiarimenti in merito al comunicato del comitato R&D

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In merito alla nota stampa diffusa dal Comitato R&D, l’Istituto per la Sicurezza Sociale intende fornire alcune chiarimenti sull’attività svolta e sulle azioni attivate, nel rispetto del minore a cui si fa riferimento e della sua famiglia.

A seguito delle decisioni assunte a inizio estate dalla Commissione Tecnica per l’Inclusione, il Direttore della UOC Servizio Minori ha prontamente incontrato la famiglia del ragazzo assieme ai rappresentanti del Comitato Civico R&D, nel momento in cui è emersa la richiesta di modifica delle decisioni operate dalla Commissione sull’attività didattica e professionale prospettata.

Si è poi proceduto celermente a un incontro con il direttore e i tutor degli uffici pubblici coinvolti per ridefinire il programma didattico e professionale, richiedendo un incontro alla famiglia già fissato e comunicato prima degli articoli di stampa.

Si resta comunque, sempre a disposizione per un confronto costruttivo nel bene e interesse della persona, quale prioritario intento dell’Istituto per la Sicurezza Sociale.

L’ISS si riserva infine di valutare le affermazioni diffuse ai media e di tutelare l’onore e la professionalità dei propri operatori nelle sedi più opportune.

L’Ufficio Stampa ISS – 26 settembre 2019

Questo il comunicato di ieri di R&D

Per chi suona la campanella della scuola? Non certo per Kevin per il quale – a tutt’oggi 25 settembre–gli Enti competenti, con in testa il Servizio Minori – non sono stati in grado di elaborare un progetto organizzativo di apprendimento pratico e funzionale che possa permettere al minore di acquisire valori e renderlo più autonomo e più competente anche in ambito istruttivo. Ciò non è accettabile e merita anzi di essere stigmatizzato tanto da far balenare al R&D il proposito di procedere a denunciare il caso agli Organi di Tutela dei Minori presenti in Repubblica e nei Consessi internazionali se non si dovesse giungere, prestissimo, alla sua soluzione. Kevin entra al CFP ogni giorno perché portato giustamente dalla famiglia che rivendica il riconoscimento dei diritti che appartengono al proprio figlio, sanciti da numerose Convenzioni Internazionali anche in tema di disabilità e dalla Legge-Quadro “per l’assistenza, l’inclusione sociale e i diritti delle persone con disabilità” n. 10 marzo 2015 n. 28. Kevin viene accolto dal CFP ogni giorno, per senso del dovere pur con comprensibili imbarazzi e disagi. E questa storia va avanti senza giungere all’ottimale soluzione dai giorni precedenti l’inizio dell’ anno scolastico-formativo, nonostante gli appelli-denuncia del Comitato R&D. Infatti, subito dopo l’appello all’assistenza fattogli arrivare dalla famiglia, il Comitato ha incontrato le Loro Ecc.ze i Capitani Reggenti, perché tutori dei minori, il dirigente Gasperoni del CFP e il suo staff di tutor, il personale operativo del Servizio Minori prima, e il Dirigente Giardi insieme con la D. ssa Volpinari poi… chiedendo loro per Kevin interventi per affrettare la ” concreta e reale inclusione nella scuola, nel lavoro e nella società; e di rimuovere le condizioni di esclusione, che impediscono lo sviluppo della persona umana nella sua globalità e nei rapporti con la società” ; (a e b della succitata Legge). Nel mentre si scriveva questo Comunicato, si era in attesa di notizia dell’avvenuta procedura risolutiva. Non essendo arrivata, si procede – con l’assenso della famiglia – a rendere pubblico questo triste e inaccettabile affronto ai diritti di Kevin. La storia di questo ragazzo, che inizia dalle elementari, merita di essere raccontata perché, attraverso di essa si possano evitare, per altri minori, errori così inqualificabili che suonano come veri e propri attentati 1 alla “sicurezza della persona, la qualità della vita, la tutela dei diritti umani nonché tutte quelle forme di sostegno che permettono alla persona con disabilità di vivere appieno la propria esistenza in tutti i suoi aspetti” art. 1 della succitata Legge. Il Comitato Rispetto & Dignità non mancherà di farlo.

Il Comitato Rispetto & Dignità

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