RF: Governo e coronavirus

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Le novità, emerse nella conferenza stampa di sabato scorso da parte del gruppo che sta seguendo l’emergenza Coronavirus, coordinato dal Segretario alla Sanità Ciavatta, ci lasciano alcune importanti perplessità.

Innanzitutto una nota di colore, ma non troppo: l’assenza totale del Congresso di Stato, eccezion fatta per la collega di partito Tonnini, a coadiuvare il Segretario alla Sanità. Un caso o un segnale politico?

Ma sono le questioni di merito ad interessarci maggiormente. Innanzitutto sottolineiamo il dilettantismo comunicativo della Segreteria alla Sanità, che ha la responsabilità ed i “pieni poteri” per controllare e decidere come le notizie vengono date e quando.

Riferire pubblicamente, nella giornata di venerdì, della positività al tampone accertata di un secondo caso a San Marino, in un Paese come il nostro in cui in pochi minuti è possibile scoprire di chi si sta parlando ed arrivare a mettere in atto un “cordone sanitario” più o meno consapevole attorno ai familiari del possibile contagiato, è una scelta grave se la notizia (come poi si è scoperto) non era confermata ed ha obbligato ad una successiva smentita.

Invitiamo quindi il Segretario alla Sanità a fare più attenzione alle informazioni che fornisce ed al modo in cui lo fa. Piuttosto che prendersela con i giornalisti, sarebbe il caso di chiedere scusa ed imparare dagli errori.

Tra l’altro, nella giornata di oggi, poi, scopriamo che sono stati effettuati “25 tamponi, di cui n.8 sono risultati positivi”, dobbiamo pensare che ci sia lo stesso rischio del caso indicato venerdì scorso o si tratta di contagi definitivi che ci fanno passare, in una sola giornata, da 1 a 8 contagi?

Abbiamo poi scoperto 3 cose importanti.

La prima: nel comunicato stampa del gruppo di coordinamento del 28 febbraio scorso, avevamo appreso che “dall’indagine epidemiologica sui primi due casi, emerga che la possibile fonte di contagio sia da collegare fuori del territorio sammarinese e che appartenga, come espressione satellite, al focolaio riminese“. Nella conferenza stampa del 29 febbraio, a precisa domanda di un giornalista, il Segretario alla Sanità ha risposto invece che non vi è alcuna certezza e che le forze dell’ordine stanno svolgendo le indagini per scoprire l’origine del contagio. Il comunicato emesso oggi ribadisce che “i casi positivi registrati sono parte di una ristretta filiera di contagio, debitamente monitorata”. Forse un po’ più di certezza e univocità sarebbe necessaria?

La seconda: abbiamo scoperto che solo adesso si è attrezzataun’area dedicata ai “casi sospetti in attesa di conferma delle indagini diagnostiche” all’interno dell’Ospedale di Stato (anche se dal comunicato stampa di oggi scopriamo che vi sarebbero ricoverati anche casi già conclamati). Quindi prima quest’area non c’era? Quindi fino ad oggi i possibili contagi venivano forse assistiti insieme agli altri pazienti, in attesa dell’eventuale trasferimento a Rimini? Oppure come venivano trattati? Ci chiediamo, a questo punto, se il personale medico e non medico, che svolge un preziosissimo lavoro e che non smetteremo mai di ringraziare, abbia adeguati strumenti di protezione personale per evitare contagi, se vi siano delle ambulanze attrezzate per i trasferimenti e se esistano, in generale, tutti quei presidi di tutela che si stanno adottando un po’ ovunque e che, a quanto pare, da noi mancano. O almeno così si può pensare, leggendo questi comunicati. È necessario e doveroso che la cittadinanza sia informata chiaramente su tutti questi aspetti.

La terza. Abbiamo appurato che siamo un paese a sovranità limitata visto che, prima di emettere ordinanze, attendiamo costantemente di sapere come si comporti la Regione Emilia Romagna, per poi adeguarci. Capiamo che sia assolutamente necessario un coordinamento, e non vogliamo certo criticare le scelte fatte, ma auspichiamo di avere un Governo che sappia capire anche da solo che cosa è opportuno fare nel nostro Paese, alla luce della situazione che viviamo; e specialmente diamo per scontato che un Governo dovrebbe avere contatti diretti con gliomologhi italiani a livello regionale e nazionale per avere notiziecosì delicate da un canale appunto istituzionale, piuttosto cheattendere di leggerle sulla stampa italiana.

Continuiamo, inoltre, a non sentire risposte sui motivi dell’assenza del Segretario alla Sanità al vertice dei Ministri della Salute tenutosi qualche giorno fa a Roma, a cui per San Marino ha partecipato l’Ambasciatrice a Roma. Così come non risultano incontri con gli omologhi assessori di Marche e, soprattutto, Emilia Romagna, con cui sarebbe assolutamente utile e opportuno un coordinamento stretto.

Ma gli ottimi rapporti con l’Italia che questo Governo si vantava di avere ancor prima di nascere, esistono davvero? Pare proprio di no.

In ultimo, non una parola, ancora, sugli strumenti che si intendono mettere in campo a livello economico, per sostenere le imprese, specie del settore turistico e commerciale, alle prese con un calo consistente di clientela a causa della psicosi collettiva.

Su questo faremo proposte nei prossimi giorni, davanti al silenzio assordante del Governo.

Repubblica Futura

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