Resta l’obbligo di mascherina all’interno dei locali ISS

0
37
Personale sanitario dell’ospedale San Giovanni - Addolorata effettua tamponi a coloro che si presentano non in auto presso la struttura e che rientrano da Paesi a rischio Coronavirus, 28 agosto 2020. ANSA/CLAUDIO PERI

All’interno di tutti i locali dell’Istituto per la Sicurezza Sociale, permane l’obbligo di indossare la mascherina, anche per le persone vaccinate.

Lo dispone una circolare a firma del Comitato Esecutivo che, nel recepire le nuove disposizioni normative che consentono un ulteriore allentamento delle restrizioni contro il Covid-19, indica come ancora necessario il mantenimento di alcune misure di precauzione negli ambienti dell’ISS al fine di salvaguardare sempre in via prioritaria la salute pubblica, in particolare delle persone ritenute più fragili.

Nello specifico la nuova circolare dispone “l’obbligo di indossare la mascherina all’interno di tutti i locali dell’Istituto per la Sicurezza Sociale (i.e. ospedale, centri salute, ambulatori, farmacie, uffici amministrativi) sia per gli utenti sia per tutto il personale, anche se già sottoposti a vaccinazione, qualora ci si trovi in presenza di pubblico o di pazienti”.

Restano confermate anche le disposizioni relative al mantenimento del distanziamento fisico, all’utilizzo dei presidi raccomandati e di pulizia e igienizzazione delle mani. Rinnovate anche le limitazioni per le visite dei familiari ai ricoverati nei reparti di degenza, secondo gli orari e le procedure già in vigore, che consentono l’accesso solo a un familiare per degente, previa l’esibizione di un certificato di vaccinazione, oppure di guarigione da Covid (entro sei mesi dal giorno della visita al reparto) o di tampone antigenico negativo effettuato entro le 24 ore precedenti la visita.

Confermato anche l’obbligo di tampone antigenico o molecolare ai pazienti che devono essere sottoposti a interventi chirurgici o a indagini diagnostiche invasive (i.e. gastro ed endoscopie, prove da sforzo cardiologiche, pneumo…, ecc…). Non sussistono più, invece, “l’obbligo di effettuazione dei tamponi ai pazienti oncologici o dializzati che abbiano completato il percorso vaccinale” e neppure “l’obbligo di rilevazione della temperatura all’ingresso degli ambulatori o nelle farmacie”.