4 ottobre, oggi è San Francesco: eventi ad Assisi e in tutta Italia

La tonaca di San Francesco rattoppata con il mantello di Santa Chiara

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Oggi, 4 ottobre, si festeggia San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia dal 1939 insieme a Santa Caterina da Siena. Una giornata molto sentita per i devoti e ricca di iniziative. Sono tante, infatti,  le celebrazioni che accompagneranno questo giorno in particolare nella città natale del Santo, il comune umbro di Assisi. Quest’anno sarà, invece, la Toscana la regione che rappresenterà l’Italia nel corso delle celebrazioni, a cui dovrebbe partecipare anche il premier Conte, offrendo l’olio che alimenta la lampada che arde sulla tomba di San Francesco. Tutti gli eventi verranno trasmessi in diretta su Rai 1.

Domani, invece, 5 ottobre, si terrà la tradizionale fiera di San Francesco, con la tombolata che chiude il programma delle le celebrazioni della Festa di San Francesco d’Assisi 2019.

L SANTO. San Francesco viene ricordato per essersi spogliato della sua ricchezza per incontrare la fede in un periodo in cui la Chiesa attraversava un momento di crisi. Insieme ai suoi discepoli, con cui fondò poi l’ordine omonimo, predicando l’assoluta povertà e semplicità riavvicinò le classi più povere alla Chiesa cattolica.

Proprio per questo l’attuale papa Bergoglio, al momento della sua elezione nel 2013, decise di prendere il nome di Francesco. San Francesco però viene ricordato anche per la sua celebre opera, il “Cantico delle Creature”, la prima in lingua italiana volgare.

La tonaca di San Francesco rattoppata con il mantello di Santa Chiara

Scoperta della studiosa tedesca di tessuti antichi Mechthild Fluri-Lemberg

Fonte Huffpost – Passata quasi inosservata per anni, la scoperta della studiosa tedesca di tessuti antichi Mechthild Fluri-Lemberg offre un ulteriore e straordinario elemento alla storia di Chiara e Francesco, ai primi anni di vita della esperienza francescana, all’inizio del ’200. L’esperta – che ha guidato anche il gruppo che ha lavorato al restauro della Sacra Sindone – ha trovato che la tonaca di Francesco è stata rattoppata con le pezze del mantello di Chiara.  Parte della ricerca viene pubblicata sul prossimo numero della rivista mensile San Francesco, edita dal Sacro Convento di Assisi,

Per la studiosa tedesca “non c’è alcun dubbio che sia stata Chiara a cucire le pezze”, ed ”è possibile che abbia abbellito con il suo mantello quella veste così povera come ultimo atto d’amore, dopo la morte del Santo, quando la tonaca era già diventata una reliquia. Lo stato ben conservato delle cuciture testimonia a favore di questa versione”, e non che abbia rappezzato la tonaca “quando questi (Francesco, n.d.r.) era ancora in vita”.

Questo episodio – abbiamo detto prima – ci immerge pienamente nella storia di Chiara e Francesco, due esistenze che si intrecciarono profondamente, pur muovendosi su percorsi diversi. Comune era il loro progetto: la condivisione della povertà, il Vangelo come strada maestra per la speranza, la Terra promessa, il regno di Dio.

“Poche altre figure storiche – scrive la medievalista e studiosa del francescanesimo Chiara Frugoni nel suo libro ‘Storia di Chiara e Francesco’ (Einaudi) – sono riuscite a forgiare un modello di comportamento capace di contrapporsi all’esistente con una radicalità pari alla loro mitezza. Questo è uno degli aspetti più caratteristici del magistero dei due santi: il tentativo di rispondere a una domanda, oggi come allora, ‘impossibile’: come farsi carico delle ingiustizie del mondo usando solo le parole del Vangelo?”

Questa storia della tonaca di Francesco rattoppata con le pezze del mantello di Chiara è anche una splendida metafora, utile alla vita delle donne e degli uomini contemporanei: oggi non si ha quasi più la pazienza di rattoppare, di ricomporre e ricucire la propria esistenza e i rapporti con gli altri. E spesso si ha la voglia di buttare via tutto: se stessi e la propria umanità.

Quella di Chiara e Francesco è invece una storia che ci indica la strada della solidarietà, dell’aiuto reciproco, della fratellanza di fronte ai problemi piccoli e grandi che incontriamo ogni giorno. E’ una storia che ci mostra come la vita di ognuno possa essere “rattoppata” al di là dei vuoti improvvisi, delle difficoltà che si presentano lungo la strada; è una storia che ci mostra che è possibile ricucire i rapporti fra gli uomini, al di là degli strappi che possono essersi verificati. C’è sempre una seconda opportunità per non perdere se stessi, non perdere la speranza, non perdere la direzione.

“Quella di Chiara e Francesco – osserva ancora la Frugoni – è la storia di due giovani che, volgendo lo sguardo al mondo che li circondava, decisero di cambiarlo. Lo fecero dedicandosi agli ultimi: perché negli ultimi videro il volto di Dio”.

È altresì vero che Chiara e Francesco nutrivano vicendevolmente immenso e libero come afferma Felice Accrocca e sostiene Stefano Brufani. Per la nostra ricerca gli studiosi sostengono a conferma dell’ipotesi che non rare volte Chiara viene “fotografata” dalle fonti del tempo con in mano ago e filo. Peccato che oggi non si rattoppa più ma tutto subito si getta.

Immagine tonaca di Francesco da sito www.sanfrancesco.org

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