New York New York: bisogna uscire dallo stagno delle promesse

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New York. Con altri membri dello Staff del nostro Journal abbiamo partecipato alla ultima adunanza generale della Fratellanza Sammarinese di NY, e portiamo a conoscenza i molti interventi rivolti sulle leggi che aggravano e discriminano noi sammarinesi qui residenti, facendo presente che sono anni che certe discriminazioni sono state esposte anche direttamente ai politici, quando qui ospiti, ma ancora nulla di fatto.

Hanno espresso la loro delusione in questo ultimo decennio sulla Consulta dei Cittadini Sammarinesi all’Estero, che non è riuscita nel suo appropriato impegno a ottenere almeno una maggiore consapevolezza dal Governo per correggere le leggi che ci aggravano suggerendo che si dovrebbero unirsi con una decisa volontà di opposizione al continuo comportamento del Governo che da anni hanno solo promesso.

Altri, hanno ritenuto alquanto incomprensibile notare le risoluzioni conclusive della Consulta, con l’unanimità di compiacimento all’operato svolto, e dai vari Governi, che si sono succeduti al potere, quando poco o nulla di fatto fino ad oggi risolto. Dovuto a questo, hanno rivolto una richiesta al Direttivo della Fratellanza Sammarinese di NY di farsi propulsori per ottenere un accordo fra tutte le comunità per un incontro col Governo portando solo tre principali punti:                     

1) Voto a distanza

2) Legge sul mantenimento della cittadinanza per giovani Sammarinese.             

3) Documento di buona condotta rilasciato dalla polizia forense per ottenere passaporto.

Ufficiosamente accennarla subito alla Consulta di Aprile, per assicurare che tutte le comunità abbiano possibilità di valutarla. Nel caso che non venga accettato tale incontro dalle Comunità o dal Governo, oppure uscirne con negativa risposta, allora la Fratellanza di New York dovrà astenersi nelle risoluzioni conclusive dato che vengono espresse alla unanimità. Questo perchè si deve uscire dallo stagno delle promesse, una volta per sempre, altrimenti perderemo nelle comunità la credibilità dalla nostra gioventù e per mantenere un operato di unità e di attrazioni, perciò cercare e attivare nuove direzioni.

Per il numero 3 una breve spiegazione. È capibile per chi risiede in San Marino o in Italia che non senta l’importanza, ma per chi risiede qui l’attuale richiesta è considerata inaudita, cioè che una sovrana nazione non dia la diretta assistenza al suo cittadino ovunque lui risieda per il più importante documento: il passaporto.

Basterebbe pensare se dovesse avvenire una divergenza fra la nostra Terra e quella dove un nostro cittadino risiede. Probabilmente e speriamo nulla accada, ma dovuto a quanto è accaduto alle NU sulla proposta avanzata recentemente dagli Stati Uniti con un comunicato tramite il proprio ambasciatore in Assemblea Generale, che terranno una severa attenzione su quelle nazioni che avrebbero votato contro la loro proposta di spostare la Loro ambasciata a Gerusalemme, e dimostrato immediatamente del loro intento, con taglio ai fondi alle NU e alla Palestina dovuto al loro voto negativo come anche votato da San Marino, perciò non è da escludere delle restrizioni anche verso noi.

Questo perchè oggi per ottenere il passaporto sammarinese o rinnovo, non è più come tempo addietro, o da altre nazioni richiesto, mediante giuramento di nulla di aggravante davanti alla propria autorità Consolare e in caso di una falsa dichiarazione la pena del ritiro passaporto e anche prigione. Noi invece dobbiamo presentarci ad un comando di polizia del luogo di residenza, al quale si deve spiegare la ragione della richiesta per un certificato di buona condotta che dobbiamo includere nei documenti richiesti da San Marino per ottenere il passaporto.

Infine però, con grande sorpresa, irrealisticamente si nota che il documento è di una validità veramente limitata dato la ristretta area di investigazione, cioè un documento solo valevole per il limite di giurisdizione del distretto di polizia nel quale ci si è presentati. Credere o no, avviene anche che alcuni nostri amici non sammarinesi sul problema Gerusalemme hanno rivolto a noi domande, probabilmente curiosi di sapere su quale visione la nostra Terra è stata contraria agli Stati Uniti alle NU.

Questo ci dice che tale voto o per il bene o male non è venuto inosservato neanche dal comune popolo e per noi è perlomeno imbarazzante, specialmente ricordando la nostra millenaria storia nel rimanere neutrali a eventi internazionali che possono essere complessi per vari opportuni interessi di parte, che potrebbero portare anche a guerre.

Fortuna che queste persone non sono al corrente di quanto questa ospitale Terra è stata di aiuto alla nostra piccola Repubblica, nel averla privilegiata con una alta quota, in quei famosi tempi del dopo guerra per i cittadini sammarinesi che volevano immigrare per ottenere, e ottenendolo un migliore avvenire e senza tutto il resto che occorrerebbero pagine per descrivere.

Fecero anche presente come il Governo con benevolenza abbia a stranieri che immigrano in San Marino istituito leggi di aiuto tanto per ottenere residenza quanto anche la cittadinanza, perciò si deve credere alle nostre aspettative, e liberarsi dal timore della incertezza, dal timore dovuto probabilmente da personali egoismi, ma di credere che quello che si è cercato e ancora si cerca di ottenere non solo è un diritto, ma oggi di grande importanza, per il futuro della sopravvivenza della nostra etnia all’estero, e come nel passato, di essere pronti nella necessità per un indiscusso aiuto verso la nostra piccola Repubblica.

Lo statuto della Fratellanza di New York, stillato dai nostri padri dal 1935 ci ha guidato fin ad oggi a mantenere un grande amore per la nostra Terra, per la difesa dei nostri diritti come cittadini sammarinesi, e la storia della nostra Associazione è una limpida testimonianza. Hanno fatto presente che le loro richieste non sono bellicose né offensive, ma pacifiche e sono per il bene di tutto il nostro popolo, per essere veramente uno solo, con lo scopo nella unione che le future generazioni rimangano grandi ambasciatori come i loro padri.

Hanno infine invocato che si ha bisogno di togliere quelle bende dagli occhi che sono: egoismo e timore, e mai tacere, al contrario citare quello che il nostro Santo Fondatore ha lasciato a noi e per noi a imprimerlo nella nostra mente, l’essere liberi da ogni oppressione, liberi di agire per il bene e per l’unità del nostro popolo.

IL San Marino Journal USA / Direttore Responsabile Luciano Francioni

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