Summit a Stoccolma contro la violenza sui minori

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Nei giorni 14 e 15 febbraio scorsi si è tenuto a Stoccolma l’incontro internazionale di alto livello “Ending violence against Children Solutions Summit”, durante il quale le Organizzazioni internazionali, i Governi, i Rappresentanti della Società civile e accademici di rilievo si sono confrontati alla ricerca di soluzioni condivise per contrastare la violenza sui minori, così come stabilito anche dall’Agenda Globale 2030 dell’ONU per lo Sviluppo Sostenibile.
Il Summit, promosso dal Governo svedese in cooperazione con la partnership globale contro la violenza sui minori e WePROTECT Global Alliance, cui San Marino ha aderito nel 2017, ha riunito circa 400 partecipanti provenienti da 67 Paesi del mondo. San Marino ha preso parte all’importante evento con una delegazione composta da Maria Chiara Baglioni, per la Segreteria di Stato alla Sanità, e da Sylvie Bollini, funzionario del Dipartimento Affari Esteri, che rappresenta il Paese in seno al Comitato del Consiglio d’Europa per la lotta contro gli abusi sessuali sui minori (cosiddetto Comitato di Lanzarote).
L’evento è stato aperto dal saluto di Sua Altezza Reale Silvia di Svezia, che ha rimarcato la responsabilità di tutti i partecipanti nella lotta contro un fenomeno che risulta essere globale; dopo di lei si sono susseguiti gli interventi di numerosi esperti in materia, come Virginia Gamba, in qualità di Rappresentante speciale delle Nazioni Unite per i bambini nei conflitti armati, e  Gabriella Battaini-Dragoni, Vicesegretario generale del Consiglio d’Europa, e le testimonianze di giovani che hanno condiviso le loro paure e le loro speranze.
Il Direttore Generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, nel suo intervento ha evidenziato che durante l’anno appena trascorso, un bambino su due ha subito una qualche forma di violenza, e questo equivale a un miliardo di minori nel mondo. Ha inoltre sollecitato gli Stati a impiegare risorse sufficienti per sconfiggere tale fenomeno, poiché la violenza rappresenta un’emergenza, anche di tipo sanitario, assolutamente prevenibile.
Della due-giorni, durante la quale si è trattato delle diverse forme di violenza – maltrattamenti, punizioni corporali, sfruttamenti e abusi sessuali anche online – il dato più inquietante che è emerso riguarda le morti dei minori: nel mondo, ogni cinque minuti un bambino perde la vita a causa di un atto violento perpetrato nei suoi confronti.

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