L’OSCE a Vienna impegnata contro il rischio di conflitto su scala globale

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Si conclude oggi a Vienna la Riunione Invernale dell’Assemblea Parlamentare dell’OSCE alla quale partecipa la Delegazione Sammarinese composta dai Consiglieri Luca Santolini (Capo Delegazione) e Oscar Mina.

In apertura dei lavori, il Presidente dell’Assemblea George Tsereteli ha espresso preoccupazione per il protrarsi di situazioni di conflitto nell’area OSCE, con particolare riferimento all’integrità dei confini dell’Ucraina, con un richiamo all’esigenza di maggiore impegno per trovare soluzioni condivise e disponibilità al confronto da parte delle delegazioni parlamentari delle parti in causa. Il dibattito ha evidenziato la necessità di dare nuovo impulso all’attività dell’OSCE per affrontare una situazione internazionale che ha portato ad un sentimento di sfiducia crescente e che rischia di condurre ad un nuovo conflitto su scala globale.

Anche il Sottosegretario agli Affari Esteri e alla Cooperazione del governo italiano, Vincenzo Amendola, intervenuto nell’ambito della Presidenza italiana dell’OSCE, ha evidenziato quale priorità della Presidenza un approccio di responsabilità condivisa, sia rispetto al conflitto ucraino che anche sui temi che riguardano l’area del Mediterraneo. Il dibattito si è quindi focalizzato sulle tensioni conseguenti ai fenomeni migratori, sulla lotta alle forme di discriminazione ed intolleranza, sulla crescita delle tendenze populiste, sulla sfida posta dall’integrazione.

La Commissione Affari Politici e Sicurezza, ha ribadito la necessità per l’OSCE di concentrarsi sulle tensioni geopolitiche, recuperando terreno sul piano del confronto politico e ponendosi come interlocutore di pace credibile per garantire il rispetto degli accordi internazionali. In particolare, il dibattito ha richiamato l’esigenza di una risposta forte alle minacce sulla sicurezza e alla preoccupazione in materia di armamenti, con particolare attenzione alle tensioni persistenti fra le potenze armate ma anche alla circolazione di armi di contrabbando, spesso usate negli attacchi terroristici.

La Commissione Affari Economici, Scienza, Tecnologia e Ambiente ha sviluppato la tematica della lotta alla corruzione e del problema migratorio come fenomeno strutturale e ha tenuto un dibattito speciale sulle strategie di lungo termine per affrontare i cambiamenti climatici. Nonostante i ripetuti inviti al rispetto dei principi dettati dagli accordi di Parigi, il dibattito ha rilevato che le conseguenze dei cambiamenti climatici a livello globale sono sempre più evidenti e che servono obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 che pongano vincoli da rispettare per i tutti i Paesi OSCE.

La Commissione Democrazia, Diritti Umani e Questioni Umanitarie ha richiamato l’attenzione sull’ascesa dei nazionalismi e delle limitazioni alla libertà di stampa che mettono in pericolo lo stato di diritto e minacciano la pace e la stabilità internazionali. Vi sono Paesi in cui i giornalisti vengono imprigionati con accuse di sovversione costruite con la diffusione di notizie false. A questo proposito, la Commissione ha tenuto un dibattito sulla democrazia nell’era delle fake news e sull’uso della disinformazione intenzionale per impedire il libero e corretto flusso delle informazioni; gli Stati membri hanno chiesto l’adozione da parte dell’OSCE di un piano per contrastare la manipolazione delle notizie e le minacce nei confronti della libertà di espressione.

A margine dei lavori, la delegazione – accompagnata dall’Ambasciatore della Repubblica di San Marino a Vienna Elena Molaroni – ha preso parte ad un incontro con le delegazioni di Andorra e Liechtenstein accompagnate dai rispettivi Ambasciatori, per valutare l’opportunità di avviare una collaborazione più stretta ed elaborare proposte comuni anche in vista della prossima riforma del regolamento OSCE.

Il Consigliere Luca Santolini ha evidenziato l’importanza del ruolo dei Piccoli Stati nella promozione del dialogo, grazie alla propria secolare esperienza di neutralità e mediazione, ma anche nell’attuazione di strategie rapide ed efficaci per affrontare problemi di attualità – emblematico è il caso di Andorra per i cambiamenti climatici – in considerazione delle ridotte dimensioni territoriali. Il Consigliere Oscar Mina ha ribadito la necessità di una efficace cooperazione a livello multilaterale per portare all’attenzione degli Organismi Internazionali le tematiche di rilevanza per i Piccoli Stati ma anche progetti condivisi e problematiche comuni. Le delegazioni hanno infine concordato sull’esigenza di un maggiore coinvolgimento dei Parlamenti nazionali, nell’ambito delle proprie Commissioni, rispetto all’attività e alle proposte degli Organismi Internazionali.

 

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