Accordo di Associazione con l’Ue: il negoziato accelera

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Quattro intensi giorni di lavoro, nella sede del Servizio Europeo di Azione Esterna, durante i quali c’è stata un’accelerazione del negoziato grazie all’eliminazione di alcune parti su cui San Marino, Andorra e Monaco, non avevano posizioni condivise. E cioè: l’attività del Comitato Misto, il controllo di legalità, i ricorsi diretti. Tutti aspetti afferenti la parte istituzionale dell’Accordo di Associazione con l’Ue.
Anche in questa seconda tornata negoziale 2018 la delegazione sammarinese è stata guidata dal Segretario di Stato agli Affari Esteri Nicola Renzi e oltre ai funzionari che regolarmente partecipano alle trattative c’era una rappresentanza di Banca Centrale, del Dipartimento Agricoltura e il Consulente Giuridico del Governo, il professor Roberto Baratta. San Marino e gli altri due micro-Stati europei hanno manifestato l’intenzione di chiedere alla Commissione Ue adattamenti particolari su trasporti, ambiente, agricoltura, materia veterinaria e fitosanitaria, circolazione dei capitali. La tornata negoziale è stata anche l’occasione per uno scambio di vedute tra il Segretario Renzi e i rappresentanti di Governo di Monaco ed Andorra, ma anche per un confronto bilaterale con la Commissione Ue in tema di agricoltura biologica. La firma dell’accordo di associazione è attesa per il 2019, quando diverrà effettiva la Brexit e tra le eventualità su cui non è ancora stata presa una decisione c’è quella di un referendum confermativo. Opzione che non parrebbe caldeggiata da Bruxelles.

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